L’acquisto più azzeccato del mercato di gennaio in casa Verona è stato sicuramente Jagos Vukovic, difensore serbo classe 1988 arrivato in prestito con diritto di riscatto dall’Olympiacos. In un’intervista esclusiva al quotidiano veronese L’Arena, Vukovic racconta la sue impressioni relative ai primi due mesi vissuti in riva all’Adige, analizzando la situazione attuale della squadra di Pecchia e delle possibilità di salvezza.
Queste le sue dichiarazioni: “Sono un giocatore esperto, mi hanno preso anche per questo. Qui a Verona sto molto bene e spero di aiutare la squadra a salvarsi. E poi c’è il Mondiale con la Serbia. Sono arrivato all’Hellas anche per quello. Qui mi ha voluto la dirigenza e l’allenatore, qui posso giocare e dimostrare il mio valore in un campionato forte come quello italiano. Per ora sono stato convocato per tutte le gare delle qualificazioni quindi è ovvio che ci conto molto. Ho già avuto modo di incontrare dei giocatori che troverò in Russia qui in Italia. Sono giocatori con grande individualità come Douglas Costa, Alex Sandro, Miranda nel Brasile oppure Lichtsteiner e Rodriguez nella Svizzera. Questo per me è un vantaggio perchè ho avuto modo di conoscerli“.
Continua Vukovic: “Le mie favorite per la vittoria finale? L’Argentina e la Germania. I sudamericani hanno ottime individualità e secondo me è la squadra più forte, mentre i tedeschi non mollano mai ed hanno esperienza. Arriveranno fino in fondo. Noi serbi proveremo ad essere la sorpresa del mondiale. Da ragazzino ero un bomber, giocavo attaccante nel mio Paese e seguivo le gare dell’Inter perché c’erano Recoba e Vieri. Per me loro due erano una coppia perfetta. Io ovviamente, visto il fisico, mi immedesimavo in Vieri. Il giocatore serbo più forte a parte me? Matic. Dragan Stojkovic? Era presidente della Stella Rossa quando ho firmato il contratto con loro. Mi tremavano le gambe. Lui è un mito del mio Paese. Mi ricordo poco ma ho visto i filmati e tutti rispettano Dragan. Un campione, qui all’Hellas non ebbe fortuna“.
Prima del Mondiale, però, c’è l’importante obiettivo di salvare il Verona dalla Serie B: “Il campionato? Dobbiamo cancellare il ko con l’Atalanta. L’Inter è fortissima ma noi dobbiamo provarci. Io dico che i nostri tifosi non sono secondi a nessuno, quando li sento dal campo. Ed allora perché noi giocatori non dovremmo essere come loro? Dobbiamo provarci sempre, poi si sa l’Inter è una delle squadre più forti d’Europa. Icardi? Lo affronterò senza paura. Ma è tutto il Verona che giocherà a San Siro senza avere nessuna paura. Salvezza? Ne sono sicuro, giochiamo un calcio aggressivo e stiamo bene fisicamente. In Italia ci sono tanti campionati in uno solo. C’è molta differenza fra le squadra che spendono tanto e quelle che devono lottare per salvarsi. Il Verona fa parte di queste e da Benevento in poi sarà tutta una sfida salvezza per noi. Ce la faremo. Il gruppo è sano ed i ragazzi so- no forti. Faccio il mio lavoro e mi fa piacere che i ragazzi, soprattutto in difesa, mi vedano così. Ripeto, penso solo all’Hellas e poi al Mondiale con la Serbia. Ho fatto gol a Firenze è vero ma in realtà sono più contento per l’assist a Valoti contro il Torino. Siamo un gruppo unito. E alla fine ci salveremo”.
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