Canottaggio, chi sono i canottieri del Quattro Senza Maschile: età e provenienza

Non è stato facile tornare dopo l’operazione per l’ernia del disco che lo ha fermato una stagione intera. Poi c’è stato l’infortunio del suo compagno Matteo Lodo. Il capovoga del 2 senza azzurro, però, adesso è di nuovo in corsa e punta sempre in alto. Dopo l’oro mondiale e il bronzo europeo nel 4 senza, ha partecipato nel 2016 ai Giochi di Rio tornando a casa con la medaglia di bronzo. Dall’anno successivo è iniziata l’avventura nel 2 senza, in cui ha scritto un pezzo di storia conquistando il primo oro mondiale azzurro in questa specialità. Da Napoli a Los Angeles per la notte degli Oscar del cinema, dalla barca, alle passerelle, una carriera piena dentro e fuori dall’acqua. Da piccolo voleva diventare ingegnere meccanico per la sua passione per le auto, soprattutto le Ferrari, ma il vero sogno lo sta vivendo adesso.

Non si sa tanto della vita privata di Giuseppe Vicino, celibe. Conta sul suo profilo Instagram ben 41mila followers.

Bronzo olimpico a Rio 2016 nel 4 senza, è poi passato al 2 senza con lo storico compagno e amico Giuseppe Vicino. Insieme dalle categorie junior, nel loro primo anno in coppia sulla nuova barca hanno dato spettacolo vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali e agli Europei. I successi nel canottaggio sono un marchio di famiglia: il 25enne di Terracina è infatti cugino di Alessio Sartori, che in carriera vanta un oro, un argento e un bronzo olimpico da Sydney 2000 a Londra 2012. Un infortunio lo ha tenuto lontano dalle competizioni per diversi mesi, ma al suo ritorno in acqua ha centrato subito la qualificazione a Tokyo 2020, dove arriva, con il bronzo europeo al collo (Poznan 2020), per arricchire la sua collezione di successi.

Per quanto riguarda la sua vita privata, è celibe. Sul suo profilo Instagram conta circa 6mila followers.

Dopo essere stato lontano dal canottaggio per quasi otto anni ha deciso di rimettersi in gioco e di tornare alle competizioni. La sua sembrava una carriera appena sbocciata: la vittoria dell’oro mondiale juniores nel 2005 nel quattro di coppia, il quarto posto iridato nel 2007 da Under 23 e la categoria senior nel mirino, ma nel 2009 ha decisione di fermarsi a soli 21 anni. Nel 2017, però, è rientrato in nazionale ottenendo subito i primi successi con il bronzo mondiale nell’otto e l’argento iridato (2018) ed europeo (2020) nel 4 senza. Un ritorno che ha trovato il suo coronamento con la qualificazione del 4 senza ai Giochi Olimpici, a cui sicuramente cercherà di essere presente non soltanto per partecipare.

Il sogno lo ha realizzato con il bronzo olimpico a Rio 2016, ma nonostante l’età sente che per lui non è ancora arrivato il momento di dire basta e, dopo qualche mese di pausa, ha ripreso subito i remi e ha ricominciato ad allenarsi. Divide la sua vita tra la barca e casa dove c’è la moglie Francesca con i figli Laura e Fabrizio. Il papà Nino è il suo primo sostenitore ed ex canottiere anche lui, mentre il nonno Carlo Rolandi, ex velista, è stato presidente onorario della Federvela. Già campione mondiale ed europeo nel 4 senza, porta ai compagni la sua esperienza internazionale e il carattere grintoso che è la chiave di tutti i suoi successi. Dal padre ha ereditato anche la passione per le moto, ma per il momento vuole essere il più veloce di tutti solo in acqua.