Formula E: a Marrakech trionfa Rosenqvist su Mahindra

Dopo le prove libere, le qualifiche e tante ore al simulatore per apprendere i segreti della pista, si è disputata la terza gara di Formula E sul circuito marocchino di Marrakech. Circuito cittadino che piace a molti piloti, caratterizzato da lunghi rettilinei dove poter spingere al limite le proprie auto. Circuito che vede trionfare il pilota svedese Rosenqvist al volante della Mahindra, scuderia indiana in partnership con la Magneti Marelli.

Dopo il bornout per riscaldare gli pneumatici, a pochi secondi dallo spegnimento dei semafori, inizia questa terza tappa di questo elettrizzante campionato. Gara ardua già al quarto giro per Prost, toccato nel fianco e costretto a ripartire dalla 19° posizione, tutto da rifare per lui. Al quinto giro inizia il duello tra il leader del campionato e il campione in carica: Buemi e Bird; dove l’inglese inizia ad accorciare le distanze dallo svizzero, decimo dopo decimo.

Nelle retrovie un Di Grassi che cerca riscatto e che si impegna a superare l’argentino Lopez per aggiudicarsi il quarto posto e avvicinarsi al podio. Riscatto che purtroppo non arriverà perchè all’ottavo giro è costretto a rallentare per un improvviso calo di potenza al motore.

Nel frattempo il duello tra Buemi e Bird si infiacchisce un pò, con l’inglese che abbina le sue abilità di guida alle strategie per consumare meno energia. Duello riacceso da Buemi dopo l’utilizzo del Fan Boost. Intanto altra brutta notizia per il team Audi Sport che vede assegnare dalla commissione federale, una penalità di 5 secondi per il pilota tedesco Daniel Abt che tocca Lynn su DS Virgin. Giornata da dimenticare per la casa degli anelli soprattuto dopo che il brasiliano Di Grassi non riesce a rientrare ai box ed è costretto a ritirarsi.

Al 12° giro un da Costa (Andretti motorsport) agguerrito che ha guadagnato 9 posizioni in meno di 15 giri, infilandosi con irruenza in ogni spazio. Irruenza che gli fa beccare anche un dito medio da Nick Hidefield (Mahindra) durante un sorpasso azzardato da parte del messicano; penalizzato in seguito al giro 21 per aver toccato un pilota in fase di sorpasso. Sfortunato invece l’italiano Luca Filippi (NIO), toccato nel fianco dall’italo svizzero Mortara (Venturi), costretto a perdere posizioni in classifica. Al giro 16 anche la monoposto di Lotterer (Renault) presenta un problema fermandosi in un punto vivo del circuito.

Nel momento in cui i piloti si recano ai box per il cambio vettura, la commissione di gara “sventola” le bandiere gialle al giro 18. Gara congelata per un problema causato dall’ingombro della vettura di Lotterer. La tensione è in crescendo, poichè ci avviciniamo alla fase finale della competizione, soprattutto per il finlandese Rosenqvist che, all’uscita dei box, stava per investire un meccanico del team. Green flag al giro 19 con Buemi (Renault) in testa, Rosenqvist in seconda posizione davanti all’inglese Bird. I tre si preparano per la battaglia finale, gestendo con parsimonia l’energia delle loro monoposto.

A meno di 6 giri dal termine, la situazione cambia e, dopo il grande sorpasso di Nicolas Prost (Renault) su Lynn (DS Virgin), c’è un colpo di scena alla curva sette del circuito. Dopo aver utilizzato con parsimonia l’energia della vettura, il filandese Felix Rosenqvist (Mahindra), sorpassa all’interno Sebastian Buemi (Renault) che scala in seconda posizione, restando sempre alle calcagna. Ultimi attimi spettacolari con Rosenqvist che taglia il traguardo davanti a Buemi e Bird, tutti e tre sul podio.

Elettrizzante vittoria per il giovane filandese, molto timido fuori dalla sua monoposto ma che, quando abbassa la visiera, la sua timidezza lascia il posto alla determinazione.

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