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Consiglio Federale, il calcio professionistico ripartirà: non prima del 20 giugno

Alla vigilia dell’attesissimo Consiglio Federale, dal quale dovrebbe venir fuori il piano di ripartenza della FIGC e delle Leghe nazionali del calcio professionistico, iniziano a filtrare le prime indiscrezioni dagli ambienti della Federazione Italiana Giuoco Calcio. In ballo, l’immediato futuro di Serie A, B, Lega Pro e LND.

La FIGC ha ufficialmente prorogato lo stop di tutti i campionati fino al prossimo 14 giugno, posticipando di una settimana la probabile ripresa dei professionisti. Sabato 20 giugno, infatti, dovrebbe ripartire la Serie A, con l’intenzione di chiudere la stagione 2019/20 entro i primi di agosto, con partite ogni tre giorni. La FIGC ha proposto delle modifiche importanti al protocollo sanitario, seguendo solo parzialmente il modello tedesco. Nel caso in cui Governo e Comitato Tecnico-Scientifico non dovessero approvare il tutto, si creerebbero non pochi problemi.

La cadetteria, invece, potrebbe seguire la massima serie, ma va sciolto quanto prima il nodo legato a playoff e playout, che non aiutano a rispettare le tempistiche in caso di completamento della regular season. La promozione del Benevento non è a rischio, mentre il Frosinone del patron Stirpe spinge affinché si concluda sul campo l’annata in corso, per giocarsi (anche agli spareggi promozione) il salto di categoria.

La C, dal canto suo, dovrebbe tornare in campo nonostante l’esito dell’ultima assemblea di Lega: sempre più probabile che si disputino i playoff, come confermato dal Presidente Caiata nel nostro YTalk, andando a considerare le squadre coinvolte nella classifica “congelata” ad inizio marzo. Non è detto, però, che la Lega Pro torni subito a giocare, viste le attuali condizioni. Ipotesi “calcio d’agosto”, per disputare i playoff e la finale di Coppa Italia di categoria fra Ternana e Juventus U23.

La Lega Nazionale Dilettanti, invece, si fermerà, annullando di fatto i campionati attuali e cristallizzando le classifiche. Da capire, naturalmente, come ci si comporterà con promozioni e retrocessioni, per evitare la moltitudine di ricorsi tanto temuta dal Presidente Cosimo Sibilia.

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