Dopo la sconfitta di Rafael Nadal agli Australian Open 2018 per mano di Marin Cilic, l’unica punta di diamante rimasta al torneo di Melbourne era Roger Federer, atteso nella mattinata nel match di quarti di finale contro Thomas Berdych.
Thomas Berdych è un tennista che è sempre stato nei top ten da quando è esploso, ma dopo esserne uscito l’anno scorso, causa un terribile 2017, sembrava essere in un terribile periodo di calo.
L’Australian Open lo ha però riportato ai tempi migliori, con alcune vittorie eccellenti su Del Potro e Fognini e con un gioco molto aggressivo che trova nella sua novità principale la discesa a rete.
Contro Roger Federer il bilancio era sfavorevole, ma Thomas si era tolto molte soddisfazioni eliminandolo due volte in un quarto finale Slam, a Wimbledon 2010 e Us Open 2012.
I due si erano incontrati in Australia l’anno scorso e due anni fa, con due vittorie nette per l’elvetico.
Federer, inoltre, giocava col peso di sapere che dopo la sconfitta di Nadal, sarebbe stato lo strafavorito del torneo e probabilmente il suo 20esimo Slam sarebbe dipeso solo ed esclusivamente da sè stesso.
L’incontro inizia con un Berdych in grande spolvero e Federer non pronto ad un inizio così aggressivo dell’avversario.
Break di vantaggio e subito 3-0 per il ceco, che implementa il suo vantaggio fino al 5-2 e va a servire per il primo parziale sul 5-3.
In quel momento si ferma un attimo il tempo, 15-40 e due palle break per lo svizzero, che dopo una prima di servizio del ceco giudicata buona, chiede il challenge e l’arbitro di sedia gli rivela che nonostante la tecnologia non fosse visibile sullo schermo, essa era in perfetto stato e aveva confermato la decisione del giudice di linea.
Federer, dopo la decisione, torna indietro di 18 anni, contesta la scelta e quasi con tono minaccioso chiede all’arbitro riguardo la sicurezza di quanto fatto.
Lo svizzero era così furioso e, probabilmente perchè conscio dell’importanza del primo set, aveva mostrato quel suo lato che il mondo del tennis considerava ormai sopito.
Nonostante il breve excursus, Roger annulla due set point e trasporta il primo parziale al tie-break.
Nel gioco finale Federer dimostra di essere un vero e proprio campione, se a qualcuno fosse sfuggito, distruggendo l’avversario tecnicamente e chiudendo per 7 punti a 1.
Da quel momento in poi la partita prende una piega totalmente diversa, con un Berdych insicuro e con lo svizzero che inizia a giocare con la libertà di chi sa di aver vinto un set che probabilmente non meritava.
Un break per set basta all’elvetico per chiudere la pratica ceca, senza sudare più di tanto e candidandosi a probabile vincitore del torneo.
7-6 6-3 6-4 è il punteggio finale della partita.
In semifinale l’avversario dello svizzero sarà il sudcoreano Hyeon Chung, che ha eliminato nel suo match di quarti l’americano Tennys Sandgren tre set a zero.
La sorpresa del torneo, che già aveva eliminato Novak Djokovic e Sasha Zverev, ha le potenzialità per mettere in difficoltà il 19 volte campione Slam, anche se probabilmente sentirà la pressione di essere in semifinale per la prima volta, mentre Federer ovviamente sarà abituato a un palcoscenico del genere.
L’Australian Open continua nella mattinata di domani, con la prima semifinale del tabellone maschile, tra Cilic e Edmund.
Buon tennis a tutti.
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