WTA: Marion Bartoli annuncia il suo ritorno nel circuito

Marion Bartoli, ex campionessa di Wimbledon e numero sette del mondo, ha annunciato ieri tramite Twitter il suo ritorno al tennis giocato. Un annuncio a sorpresa, soprattutto se si considera la recente storia della ragazza di origini italiane, ritiratasi dal circuito nell’estate del 2013.

L’annuncio non è di quelli teatrali come ci si aspettava, come di solito è per tutti coloro che ritornano in attività dopo tanto tempo, ma semplice e giusto di qualche secondo.

Nel video, girato al centro tecnico nazionale francese dove si sta allenando con continuità da un mese e mezzo, ha rivelato:

“Ho cercato di tenere nascosto il segreto quanto più a lungo possibile. Ho capito che si può fare, che è quello che voglio davvero e per la mia seconda carriera ho tre obiettivi: vincere la Fed Cup, gareggiare alle Olimpiadi di Tokyo e vincere un altro Slam.”

Davvero pazzesco, per una ragazza che è passata dall’apice della sua carriera al periodo più brutto della sua vita in meno di qualche anno.

Marion ha vinto in carriera 8 titoli WTA, raggiunto almeno una volta i quarti di finale in tutte le prove del Grand Slam ed è stata numero sette delle classifiche mondiali.

Una carriera molto al di sotto delle aspettative che gli addetti ai lavori avevano su di lei, poichè a causa dell’incostanza la francese non è mai riuscita a raggiungere i risultati che erano alla sua portata.

Appena entrata nel circuito è diventata famosa per il suo stile di gioco molto personale,  con un movimento al servizio molto particolare e la presa bimane su entrambi i colpi da fondo. Il suo sogno si realizza “solo” nel 2013, quando nel bel mezzo dell’estate londinese sorprende il mondo vincendo il torneo di Wimbledon.

Una vittoria tanto sorprendente quanto meritata, in quanto è vero che la non più giovanissima francese arriva a quel torneo da numero 15, ma è altrettanto vero che nella cavalcata che gli consente di vincere il torneo non perde neanche un singolo set. La sua vittoria è stata una delle più inattese di sempre, dato che in nessuno dei tornei del 2013 a cui aveva partecipato fino a quel momento Marion Bartoli era mai riuscita a superare il secondo turno.

Dopo quel torneo la sensazione è che la tennista francese si sia finalmente tolta il peso di vincere qualcosa di importante, avendo conseguentemente perso tutte le motivazioni per andare avanti. A fine 2013 Marion si ritira, uscendo dal mondo del tennis da vincente, da campionessa uscente del torneo più importante dell’anno.

A volte però la vita ti riserva delle sorprese, ti butta giù quando sei felice e non ti lascia opportunità di reagire. Questo è quanto capitato alla protagonista della nostra storia che l’anno scorso in Asia aveva contratto un virus degenerativo.

Un virus che l’aveva portata a perdere 30 chili, tanto che qualcuno aveva parlato di anoressia. La situazione era diventata critica e Bartoli era stata ricoverata d’urgenza in Italia in un centro specializzato del Veneto, riuscendo a superare il momento critico, ma vedendosela davvero brutta. Qualche mese dopo la francese partecipò addirittura alla maratona di New York, rivelando poi che si trattava di una promessa che aveva fatto quando era in ospedale.

Ora l’annuncio che a 32 anni, a partire dal torneo di Miami a marzo, dove evidentemente spera di avere una wild card, per lei ricomincia la vita da professionista del tennis. Perchè tornare dopo aver vinto il torneo più importante, dopo esserne uscita da vincente ? Perchè farlo dopo che hai rischiato di perdere la vita a causa di quel virus ?

Evidentemente quelle motivazioni che la ragazza francese di origini italiane aveva perso dopo la vittoria a Wimbledon 2013, le ha ritrovate nei momenti più brutti della sua vita. Una volta superati i suoi problemi, ha deciso di voler dimostrare qualcosa in più al mondo del tennis, e probabilmente anche a se stessa.

Non ci resta che augurare il miglior ritorno possibile alla campionessa francese, magari anche vedendole realizzare gli obiettivi preposti.

Leggi anche:

Stepanek con Agassi come coach: Novak Djokovic tornerà grande nel 2018?