Il 2017 del Benevento: anno dolcissimo dal retrogusto amarognolo

Già siamo qui a parlarne e solo questo fa un effetto strano: ci siamo dentro, lo viviamo, lo raccontiamo. Siamo partecipi della favola, o meglio della magia, che un piccolo capoluogo di provincia della Campania ha realizzato quest’anno. Benevento e il Benevento sono in Serie A. Hanno partecipato anche loro al turno di chiusura del 30 dicembre nella massima categoria.

All’ultima giornata in assolutogiocata in Italia. È tutto vero. Sembra incredibile ritrovarsi qui. La memoria, come sempre in casi, ripercorre i tempi addietro, nemmeno andando troppo lontano.

È storia di appena due anni fa, quella che vedeva i giallorossi quinti in classifica, in quello che fino a due stagioni fa era il livello più alto che il Benevento fosse riuscito a raggiungere in 87 anni di vita, l’ormai ex Lega Pro. Ed è impensabile, nonostante sia successo, che tutto ciò sia reale, di come al tramonto del Natale di due anni dopo, la Strega si ritrova a far parte delle migliori 20 della nazione.

Il 2017 ha portato questo sotto l’albero del Noce. Insieme, cercheremo di ripercorrerlo, passando per le tappe più significative di questo cammino, tragitto che non dovrà e non sarà mai dimenticato nella città delle streghe.

28 Gennaio 2017: È la data della seconda giornata di ritorno del campionato di Serie B. Il Benevento, che sta affrontando alla grande il primo torneo cadetto della sua storia, ospita il Carpi, formazione retrocessa dalla serie A e potenziale candidata per tentare una nuova promozione.

I giallorossi sfoderano una prestazione eccezionale, 3-0 il risultato finale, sotto i colpi di Ceravolo (doppietta) e Falco. Sale sempre di più la convinzione che la squadra può continuare a stupire. E di questa patita ne risentiremo poi parlare…

24 Febbraio 2017: Si gioca l’anticipo della 26^ giornata. Benevento-Bari è il match in programma. I sanniti vincendo raggiungerebbero il primato solitario in classifica, i galletti riaprirebbero i giochi in chiave playoff. In un Vigorito pieno, ribollente di passione, si gioca una vera e propria battaglia. Ne esce fuori una partita pirotcnica, bellissima, ma che al termine dei 90 minuti vede soccombere la Strega per 3-4. Cade, dopo due anni e mezzo di imbattibilità in campionato il fortino del Vigorito. Inizia il periodo buio del Benevento.

25 Aprile 2017: Periodo buio che culmina nella disfatta di Cesena. Nel turno infrasettimanale il Benevento si scioglie al tepore della Romagna, rimediando 4 sberle che, dopo gli appena 8 punti in due mesi fanno perdere un po’ la pazienza alla piazza. Addirittura si vocifera un cambio in panchina, la società invece sceglie la linea della continuità, dando come ultimatum il derby sentitissimo con l’Avellino. Sarà la scelta giusta.

1 Maggio 2017: Il derby. Benevento-Avellino può essere lo spartiacque della stagione; per i giallorossi significa rimanere aggrappati al treno playoff, per i biancoverdi allontanarsi dalle zone calde. Come bollente è la giornata al Vigorito, come infuocata l’atmosfera sugli spalti. Come le rose, il Benevento sboccia e scaccia la crisi. Ceravolo e Falco stendono i lupi, il sogno resta vivo. Una vittoria che sotto l’aspetto mentale sarà fondamentale.

13 Maggio 2017: La prima apoteosi. Penultima di campionato, si affrontano Benevento e Frosinone. I campani devono almeno non perdere per non vedere sfumati gli spareggi promozione, canarini che con una vittoria ipotecherebbero invece la promozione. Il Benevento, falcidiato dalle assenze, scende in campo con una concentrazione esemplare. Squadra e pubblico sono una cosa sola, un magma giallorosso che vede la sua colata massima al minuto 93: Cross di Pajac, palla a Viola che scarica un sinistro al veleno, palo. La palla ritorna al Pirlo dello Stretto che lucidamente rimette al centro, rimpallo fra Eramo e il portiere ciociaro. La palla come dono dal cielo finisce sulla testa di Ceravolo, con i crampi da 20 minuti. E poi vabbè. E’ il tripudio. Tu chiamale se vuoi emozioni… e segnali.

30 Maggio 2017: Semifinale di ritorno playoff. Il Benevento dopo le vittorie ai quarti sullo Spezia, e in semifinale di andata contro il Perugia, scende al Curi con due risultati su tre a disposizione. Una sconfitta la escluderebbe da una clamorosa finale. La partita è al cardiopalma, le coronarie dei 1700 sanniti giunti in Umbria messe a dura prova. A 8 dal termine Viola batte un angolo, Camporese impatta di testa, il portiere Brignoli, si proprio lui, respinge sui piedi di Puscas. Palla in rete, tutti sotto il settore. Il Perugia, mai domo, agguanta il pareggio al minuto 90. Il tempo di altri 4 minuti di sofferenza, una palla respinta quasi sulla linea da Lucioni e la festa giallorossa può scatenarsi.

8 Giugno 2017: È la data che si sposa con il 30 Aprile 2016. Il Benevento affronta la finale di ritorno con quel Carpi con cui abbiamo iniziato il racconto. Squadra stoica che in 9 contro 11 ha sconfitto a domicilio il Frosinone in semifinale con una perla di Letizia, che poi conosceremo… Dopo lo 0-0 dell’andata al Benevento basta il pareggio per aprire le porte del paradiso. Alla mezz’ora l’uomo dei playoff (due settimane in cui sembrava Schillaci a Italia 90, dove c’era il pallone si trovava lui) Puscas insacca sotto la Sud il pallone della Serie A. Un Vigorito stracolmo fa da cornice ad una impresa incredibile. la Strega è in serie A. Mai una squadra partecipante per la prima volta in serie B era riuscita ad ottenere la promozione in A. 2 mesi e mezzo di attesa, poi avrà inizio l’avventura.

20 Agosto 2017: Ai nastri di partenza la Serie A. Sì, avete capito bene, la strega sarà di scena a Marassi per Sampdoria-Benevento, dove tre anni prima la strega scendeva in campo, sempre in una calda sera di Agosto, per il terzo turno di coppa Italia, come squadra di Lega Pro.  Tante cose sono successe nei mesi estivi, la squadra è cambiata molto, non la guida tecnica riaffidata a Baroni. Pronti via e bastano 14 minuti per scrivere la storia. Amato Ciciretti sigla il primo gol in massima serie del Benevento, come un anno prima aveva realizzato il primo in serie B. I  ricorsi storici nel calcio non finiscono mai. La partita finirà 2-1 per i doriani, ma la prestazione fornita dai giallorossi fa sperare bene i tifosi sanniti.

22 Ottobre 2017: Speranze che rimarranno tali. Ecco la punta amarognola del nostro racconto. Quella serie A da vivere come un sogno si sta trasformando in un mezzo incubo. La strega dopo 9 giornate è ferma ancora a 0. La sconfitta interna con la Fiorentina per 3-0 costa l’esonero di Baroni. In panchina arriva De Zerbi. Nonostante il cambio, la Strega rimarrà al palo ancora per un mesetto abbondante.

3 Dicembre 2017: Siamo giunti alla prima nota lieta, in termini di risultati, della serie A del Benevento, almeno . Al Vigorito si gioca Benevento-Milan. Sulla carta l’esito sembra quasi scontato; così è fino al 94′ quando il Milan conduce per 2-1. D’Alessandro conquista volenterosamente un calcio di punizione sulla fascia. Cataldi disegna una parabola tesa. E chi si avventa con una torsione in tuffo di testa? Puscas? Coda? No, Brignoli. Già quel Brignoli di cui vi avevamo precedentemente parlato. L’ultima opportunità del match viene sfruttata dall’estremo difensore col  numero 22 che realizza il 2-2 all’ultimo secondo. Favole, stregonerie che solo a Benevento possono concretizzarsi. Il primo punto della storia in serie A arriva così, con un gol del portiere all’ultimo respiro. Evento più mistico faremmo fatica a trovarlo.

30 Dicembre 2017: Il finale col botto. All’ultima giornata del girone di andata, nell’ultima gara dell’anno, Il Benevento costruisce un’altro tassello di storia; il più bello, il più atteso. Benevento-Chievo termina 1-0, primi 3 punti nella storia del Benevento in serie A. Stadio Vigorito che esplode di gioia, prima prestazione da squadra vera dei giallorossi che riescono a chiudere in bellezza un 2017 che solo così poteva terminare. I tifosi della strega hanno aspettato 4 mesi questa vittoria, adesso è tutto vero. Il Benevento ce l’ha fatta, Il Benevento può vincere anche in Serie A.

Il 2017 della Strega, dolcissimo e indimenticabile con quel retrogusto amarognolo, ma con uno “streghino”(a Benevento sanno di cosa parliamo) finale che allieta gli animi. D’altronde si sa, se un qualcosa è perfetto non si può poi migliorare…

fonte foto: Repubblica.it

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