Archimede Graziani, allenatore dell’Avellino, è intervenuto in conferenza stampa per approfondire diversi temi e per presentare la sfida che attende i suoi ragazzi: quella contro la SFF Atletico. La trasferta di Fregene rappresenta un crocevia importante. Di seguito, le dichiarazioni del mister alla vigilia.
“Ci troviamo di fronte ad un banco di prova fondamentale, ma non dimentichiamoci che ne abbiamo già affrontati. Avremo delle difficoltà maggiori in quanto giocheremo contro una squadra che da qualche anno punta ad arrivare ai vertici di questo campionato. Sono contento che arrivino partite del genere perché ci faranno comprendere quanto ancora dobbiamo lavorare sotto il profilo del gruppo e della conoscenza. Ho fiducia e possiamo fare bene, ma per me è già una sorpresa essere dove siamo perché in questo momento ci sono 6 o 7 squadre che sono meglio attrezzate di noi”.
“Indubbiamente, per essere in testa al campionato, abbiamo lavorato più degli altri ma, nei singoli, non siamo i migliori. Domani non giocheremo d’attesa. Cercheremo di condurre la gara, come è nella nostra indole di gioco. Non siamo abituati ad attendere gli avversari, ci snatureremmo. Voglio implementare questo atteggiamento del gruppo”.
Sul “caso” Tompte: “Anche nelle settimane precedenti alcuni ragazzi sono stati aggregati alla Juniores; è prassi in quanto nella mia gestione del gruppo, a rotazione tutti devono capire come funzionano certi meccanismi e dare una mano. Nel caso di specie, Tompte deve perfezionarsi: deve stare all’interno di un gruppo che fa del collettivo la propria forza e non delle giocate individuali”.
Riguardo Matute e non solo: “Matute ha tirato la carretta fin ora. Parisi sta vivendo un vero e proprio sogno. Un calo è fisiologico ma in questo momento è una certezza. Scarf, invece, è vittima di un contraccolpo psicologico: il passaggio dal Napoli alla D non è semplice. Mentana dovrebbe giocare dal primo minuto”.
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