Rafael Nadal si è ritirato dal torneo Atp 500 di Acapulco a causa del dolore alla gamba destra che lo aveva costretto al ritiro agli Australian Open 2018. Di seguito le ultimissime sulle condizioni e i tempi di recupero del tennista maiorchino, che potrebbe rischiare di saltare la prima parte della stagione sul rosso.
Stanotte era attesa proprio per il suo ritorno quasi due mesi dopo la partita contro Cilic, ma lo spagnolo di Manacor nell’allenamento di lunedì ha subito una ricaduta alla stessa gamba infortunata, che lo ha indotto a non giocare il torneo messicano.
Nadal avrebbe dovuto affrontare il connazionale Feliciano Lopez, 36enne di Toledo e n°37 del ranking mondiale, che ha ricevuto come avversario invece al giapponese Taro Daniel, n°107 Atp, ripescato come lucky loser e subito eliminato 4-6 6-3, 6-4.
A questo punto è difficile pensare che Rafa sia disponibile fisicamente per il Master 1000 di Indian Wells, che inizierà settimana prossima.
I medici, infatti, hanno consigliato a Nadal di stare a riposo per evitare che il problema peggiori, compromettendo la sua stagione sul rosso, dove difende tantissimi punti e soprattutto dove mira a vincere come al solito tutti i tornei a cui prende parte.
Dopo un anno davvero perfetto del maiorchino, con due Slam in cassa e una finale all’attivo, i problemi fisici sono tornati a disturbarlo e probabilmente gli costeranno il Master 1000 più importante dell’anno.
Se dovesse ripresentarsi questo problema che sembra più grave del previsto, si aprirebbe un buco importante per i tornei sul rosso dove Nadal ha sempre dettato legge.
La sua condizione non perfetta potrebbe far riflettere Federer sulla possibilità di giocare a Parigi? Oppure Federer non parteciperà a priori ai tornei sul rosso?
Certamente lo svizzero ha bisogno di gestirsi al meglio per arrivare in buone condizioni al suo vero obiettivo, Wimbledon.
Federer, dopo i due Master 1000 di Indian Wells e Miami, si riposerà fino a Wimbledon, Nadal sarà certamente lontano da una condizione accettabile, ecco perchè potrebbe esserci una chance per tutti quei giocatori che sono subito sotto i due big insormontabili, che hanno scritto la storia di questo sport nell’ultimo decennio.
Djokovic, Murray, Wawrinka e Nishikori sono ancora nell’anonimato, con i primi due che staranno lontani ancora per un pò e gli ultimi che stanno cercando di rientrare ma non sembrano nemmeno lontani parenti dei campioni che hanno ottenuti risultati encomiabili.
Certamente i vari Thiem, Zverev e Dimitrov sono coloro che più gioverebbero di un’assenza del genere, ma manca ancora del tempo e purtroppo le reali condizioni di Rafael Nadal non sono ancora conosciute.
Probabilmente ne sapremo di più già settimana prossima, quando capiremo la reale possibilità di vedere lo spagnolo all’opera nei Master 1000 americani.
L’anno scorso, nella celebre località balneare della costa messicana, Nadal aveva perso la finale contro l’americano Sam Querrey, eliminato ieri al primo turno dall’australiano Matthew Ebden 6-3, 1-6 7 in quasi due ore.
Per quanto riguarda gli altri giocatori nel torneo, prosegue la ripresa dell’ex n°4 al mondo, il giapponese Kei Nishikori, al ritorno in campo dopo un’operazione ad un polso.
Al debutto sul cemento messicano Nishikori si è dovuto arrendere al 18enne canadese Denis Shapovalov, al termine di una maratona di 2 ore e 17 minuti, terminata 6-7 6-3 6-1 e caratterizzata da un’ottima prestazione del gioiellino canadese.
Tra gli altri, bene anche Schwartzman, che ha battuto Verdasco 6-2 6-4 nel remake della fine di Rio di settimana scorsa e Alexander Zverev che avrebbe dovuto sfidare Johnson, ma a causa di un ritiro prematuro dell’americano si è trovato di fronte un connazionale del ritirato, McDonald, che ha eliminato tranquillamente con il punteggio di 6-3 7-5.
Il tennis continua sui campi di Dubai e Acapulco.
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