Next Gen Atp Finals 2017: il pagellone del torneo

Ecco il pagellone delle NEXT GEN ATP FINALS 2017 che YSport ha stilato per voi.

Il vincitore, Chung = 10 e lode, MVP.

Un torneo perfetto per il sudcoreano, 5 vittorie in altrettante partite. Trionfa e ottiene il suo primo titolo a Milano, dove era dato sfavorito e tutti lo sottovalutavano. Alla fine però le sue peculiarità, cioè la risposta, la costanza e l’equilibrio, lo hanno avvantaggiato nei confronti degli altri 7 che invece hanno tutti un tennis molto aggressivo ma altrettanto falloso. Domina Shapovalov e Rublev nei gironi, mentre un calo psicologico gli costa 2 set contro un Medvedev già sconfitto dopo due parziali. In finale è spaventoso. riesce a mantenere un livello alto per tutta la partita e la sua difesa è inscalfibile. La risposta ricorda quella di Djokovic. Se dovesse continuare così, presto sarà tra i primi 20 giocatori del mondo.

La sorpresa, Gianluigi Quinzi = Voto 9.

Il 9, per quanto visto e sperando che ciò gli possa valere come base di partenza.
Gianluigi Quinzi aveva già vinto il suo torneo qualificandosi con la Wild-Card alle NEXT GEN ATP FINALS.
Una partita straordinaria vinta contro Baldi nella fase finale delle qualificazioni, rimontando da 0-2.
Nel girone, con un sorteggio impossibile, mette in difficolta tutti e tre gli avversari. ( classifica inferiore di almeno 200 posizioni rispetto agli altri. )

La partita con Chung è maestosa e il nostro Gianluigi diventa l’unico ad aver davvero impensierito il sudcoreano, perdendo solo al tie break decisivo. Ha dimostrato a tutti di avere un talento pazzesco, che deve essere però curato col lavoro. Dopo 3 anni fallimentari ce la farà ad esplodere ?

Il finalista , Andrey Rublev = voto 7.

Dare al finalista del torneo un voto non troppo alto desta sempre sospetto.
Purtroppo le sue NEXT GEN ATP FINALS  sono state molto deludenti dal punto di vista delle prestazioni.
Ai gironi, molto in difficoltà riesce a qualificarsi vincendo solo al quinto contro Shapovalov.
Perde in malo modo da Chung e sconfigge Quinzi solo al quinto set.
La grande prestazione che gli vale il 7 è quella in semifinale, dove costringe un poco ispirato Borna Coric alla resa.
La finale è un percorso parallelo con senso opposto, con un grande Rublev che parte benissimo ed è vicino al 2-0, ma poi si perde inspiegabilmente nei momenti importanti.
Un atteggiamento in campo abominevole nei confronti del pubblico e dei Ballboys durante la partita ne evidenziano ancora i grandi margini di miglioramento dal punto di vista caratteriale.

Danil Medvedev = Voto  8

Un girone giocato molto bene dal russo, che esordisce in modo splendido contro Khachanov. Perde nel secondo incontro giocando abbastanza male contro Borna Coric, ma quando c’è da ottenere la qualificazione all’ultima partita demolisce praticamente Donaldson.
In semifinale subisce la regolarità di Chung fino al terzo set, poi reagisce e grazie a tantissimi vincenti porta la partita al quinto.
Il Medvedev di quei due set è assolutamente da primi venti del mondo : un rovescio magnifico e un’attitudine in campo da pochi.
Nell’ultimo parziale però la stanchezza si fa sentire e molla non senza aver lottato.
Arriva terzo per il ritiro di Coric, che manda a monte una delle poche finali terzo/quarto posto della storia del tennis, Olimpiadi a parte.

Coric, voto 7 e mezzo.

Il più anziano dei giovani arriva a Milano facendosi spazio subito con tre vittorie nel girone.
Arriva primo e sfida Rublev in semifinale.
Tutto quello che di buono aveva fatto però lo getta via nella partita contro il russo.
Tanti errori gratuiti e probabilmente anche qualche dolore muscolare, dato che il giorno dopo preferisce non entrare nemmeno in campo.
Non ha saputo reagire dopo il primo set perso psicologicamente ed è stato mandato a casa da un cinico Rublev.

 

Shapovalov, voto complessivo 4.

Il favorito di questo torneo esce ai gironi e già qui il voto potrebbe autogiustificarsi.
Il canadese parte in questo torneo dominando Chung nel primo set, poi arrivano gli errori gratuiti e la mancanza di pazienza.
Viene travolto dal sudcoreano, sconfigge a fatica Quinzi e nel match decisivo non riesce ad essere cinico, venendo eliminato da Rublev.
Un giocatore di questo talento potrebbe seriamente diventare numero uno al mondo, ma la strada è ancora lunga per Denis, che dovrà lavorare molto sulla regolarità dei colpi, sfruttando al massimo quelle che sono le sue innate capacità.
La nota positiva è che dalla sua ha l’età.
Rimandato.

Khachanov: voto complessivo 5,5.

Karen gioca delle Finals discrete, ma come già visto durante l’annata, parte bene e conclude male.
Il tennis certe cose non le perdona mai.
Troppo falloso con Medvedev, non biasimabile contro Donaldson e spaventosamente efficace contro Coric nei primi due set.
Purtroppo per lui la partita era 3 su 5, e nei restanti tre set tutti i suoi difetti vengono a galla.

Il vero cambiamento del russo non dovrebbe essere mentale o fisico ma
necessariamente gli servirebbe modificare due cose all’interno del suo tennis.
Cercare innanzitutto di scendere di più a rete ( lo fa pochissime volte ), e lavorare tanto sul dritto lungolinea, che gioca sporadicamente quando invece potrebbe renderlo il colpo per ammazzare i punti.
Se modifica questi due particolari, sarà presto tra i migliori del circuito.
Il primo passo sembra già averlo fatto, terminando il suo lavoro con Galo Blanco,  che aveva già rovinato due anni della carriera di Raonic, per gli stessi aspetti. La notizia che tutti aspettiamo è una sola : What is Next for Karen ?

Donaldson, voto complessivo 0

Tre sconfitte senza lottare, un gioco non all’altezza.
Doveva essere (come Sock a Londra) la sorpresa americana alle NEXT GEN ATP FINALS, la rinascita di una stirpe tennistica in decadenza.
Donaldson si è però dimostrato totalmente inadatto a certi palcoscenici.
Dovrà migliorare tanto.
Non pervenuto.