Questa la dichiarazione del colosso Giapponese presente nel mondo dell’automotive da 84 anni e che ha contribuito ad accrescere la storia dell’automobilismo. La storia della “Toyota Motor Company” ebbe inizio nel 1933, quando la “Toyoda Automatic Loom”, decise di aprire una divisione destinata alla produzione di automobili.
Importanti sono i metodi di produzione che Toyota ha sviluppato e perfezionato nel corso degli anni, metodi adottati da molte aziende manifatturiere. In particolare ricordiamo il cosiddetto “Toyotismo”. Un sistema di produzione semplice ma efficace che si basa su un concetto fondamentale: fare tanto con poco. Utilizzare poche risorse disponibili nel modo più produttivo possibile. Metodo funzionale che riscuote un grande successo dal secondo dopoguerra quando Toyota ha potuto tener testa ad uno dei primi produttori mondiali di automobili, Henry Ford.
Tanti sono gli obiettivi che Toyota si è prefissata ed ha perseguito. Uno di rilevante importanza è quello della produzione delle auto Elettriche. Il colosso Giapponese di Toyota City, ha dichiarato che a partire dal 2025, ogni modello Toyota sarà disponibile in versione elettrica e di voler effettuare 5,5 milioni di vendite, entro il 2030, di auto con tecnologia: Ibrida, Ibrida plug-in, Elettrica e Fuel Cell.
L’obbiettivo dell’elettrificazione, però, ebbe inizio già nel 1997, quando posizionò sul mercato il primo veicolo a tecnologia Ibrida prodotto in massa, la Prius. A differenza delle altre berline, Prius era caratterizzata da un sistema basato sulla tecnologia hybrid sinergy drive che permetteva l’ottimizzazione nella produzione e nell’uso dell’energia tra i due motori, nel tentativo di recuperare i normali sprechi energetici di un’auto tradizionale. Questo modello è tutt’ora in produzione ed ha realizzato ottimi numeri infatti, secondo un sondaggio del 2013, la Toyota avrebbe prodotto e immesso sul mercato oltre 3 milioni di Prius.
Ovviamente non esisterà solo la “regina” in questo settore, ma ci promettono 10 modelli, tutti ad emissioni zero.
Chissà se il signor Toyoda Sakichi sarà fiero di tutto ciò. Sicuramente si, visto che l’ecologico è nel suo nome (fertile campo di riso).
L’idea di rendersi utile non solo per le persone ma anche per il bene dell’ambiente, era già scritta.
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