Domenico Volpati, uno degli storici protagonisti dello Scudetto dell’Hellas del 1985, in un’intervista esclusiva a TMW Radio della storica impresa del Verona di Bagnoli: “Non fu uno vittoria nata per caso. Prima e dopo la vittoria del campionato facemmo grandi stagioni, arrivando per due volte al quarto posto e in finale di Coppa Italia. Lo scudetto è stato l’apice di un ciclo meraviglioso“.
Ma il Verona di oggi è un lontano parente di quello in cui militava Volpati: “A differenza di quello in cui giocavo io, il Verona di oggi non è una squadra. Ci eravamo illusi, più che col Milan, nella partita con il Sassuolo, che aveva dato delle speranze. Ormai credo però che ci sia poco da fare quest’anno. Sono rassegnato, sinceramente non so come il Verona possa salvarsi“.
Per Volpati la squadra è inadeguata a disputare il massimo campionato italiano: “Nella rosa ci sono dei limiti individuali che sono enormi. Questa è una squadra nata male e poi a inizio stagione c’è stata anche la vicenda Pazzini: e’ stato il goleador in B ed era il capitano ma in A è stato accantonato nonostante fosse anche il giocatore con maggior conoscenza della A“.
Battute conclusive sull’allenatore Fabio Pecchia. Quella di Volpati è una voce fuori da coro: “Esonerare Pecchia? Inutile. Cambiare allenatore potrebbe servire solamente per dare una speranza ai tifosi, anche se gli stessi tifosi ormai hanno perso entusiasmo e fiducia. Se si cambia allenatore, bisogna pensare a un progetto di medio-lungo termine, consapevoli che il prossimo anno si dovrà ripartire dalla cadetteria“.
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