Fiorentina, Sportiello a La Nazione: “La morte di Astori mi ha responsabilizzato”

Uno dei grandi protagonisti della rinascita della Fiorentina è sicuramente il portiere Marco Sportiello, autore di un ottimo campionato alla prima stagione da titolare con la maglia viola. Stagione tribolata, partita con grandi difficoltà ma che ora vede gli uomini di Pioli in piena corsa per l’Europa League grazie a 6 vittorie consecutive, ma segnata inevitabilmente dalla tragica scomparsa del suo capitano Davide Astori.

In un’intervista esclusiva al quotidiano La Nazione, Sportiello parla di quel maledetto giorno. Il portiere scuola Atalanta, tra l’altro, è stato l’ultimo a vedere Astori la sera prima della scomparsa: “Il 4 marzo fu un giorno, ma anche tutta la settimana è stata terribile. E incredibile. Il ritorno a Firenze, la camera ardente, i funerali, la prima partita senza Davide. Io l’ultimo a vederlo? Come era stato altre mille volte, con un compagno di squadra con il quale parli, giochi, mangi e poi ti saluti. Adesso mi sento più responsabile. Davide per me, come per tutti, era una sorta di genitore. Ok, quando lo perdi, quando perdi uno che per te è un genitore devi per forza cambiare, essere diverso e iniziare a fare tutto con una responsabilità diversa“.

Paradossalmente, proprio dalla morte del capitano viola la squadra ha iniziato ad ingranare senza sbagliare un colpo: “Adesso le cose stanno andando bene, è vero, ma potrebbe ricapitare uno scivolone, un problema e io credo di essere sempre e comunque lo stesso. Sono stato meglio in un anno e mezzo nella Fiorentina che in quattro stagioni all’Atalanta. Futuro? Ci sarà tempo. Sarebbe sbagliato farlo adesso che siamo impegnati nella corsa a un risultato prezioso, che potrebbe arrivare alla fine di una stagione molto complessa“.

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