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Fiorentina-Juventus, il doppio ex Di Livio: “I Viola rischiano, ma bravo Commisso”

Alla vigilia di Fiorentina-Juventus, è apparsa sulle colonne de La Gazzetta dello Sport un’interessante intervista ad Angelo Di Livio, doppio ex della sfida, che ha detto la sua sull’attuale momento delle due squadre, a cui è rimasto fortemente legato.

“Rischia di più la Fiorentina, non c’è dubbio – ha esordito Di Livio –. La solidità della Juventus non dipende dall’allenatore: funziona la società, il resto vien da sé. Sarri troverà qualche difficoltà, ma l’ambiente lo aiuterà. Firenze, invece, ha bisogno di tanti fatti e poche parole, devono fare in fretta. Ma a Commisso dobbiamo riconoscere un merito: ha riportato passione ed entusiasmo a Firenze. Il presidente è un tipo simpatico, genuino, un po’ come me.

Ribery? Nonostante non sia più giovanissimo, può essere in piccolo quello che Cristiano è per la Juve: il talento su cui tutti puntano gli occhi. E il francese, forse, una piazza così passionale non l’ha mai vissuta. Il vero colpo di Commisso è aver tenuto Chiesa, – ha aggiunto DL7 – un ragazzo che ha ampi margini di crescita. Federico l’ho visto crescere, giocava con mio figlio dietro alla porta del Franchi, quindi so quanto può dare ancora. Lui, Sottil, Castrovilli, sono tutti giovani di qualità che Montella dovrà essere bravo ad amalgamare in fretta. Compito non facile.

Il momento di Chiesa e Bernardeschi? Per quanto riguarda il primo, non ha fatto bene all’inizio, ma già in Nazionale ho visto ottimi segnali di ripresa. Ricordiamoci che è solo un ’97, gli alti e bassi sono normali. Berna è più grande e l’anno scorso ha dato segnali di maturità importanti, ma era prevedibile che il cambio di allenatore portasse più minuti nelle gambe di Douglas Costa. Lui deve solo stare tranquillo, ha grandi qualità atletiche e rientra perfettamente nel gioco di Sarri.

Il gioco di Sarri? La Juve gli chiede un passo in avanti nel modo di raggiungere un successo. Non è stato facile per lui gestire subito questa abbondanza davanti. Credo sia un azzardo rinunciare così a Mandzukic, ma il tempo ci dirà chi avrà avuto ragione. Rimango dell’idea che chi vince ha il gioco migliore, la Juve di Sarri ha tutto per continuare a farlo.

Cristiano Ronaldo? In Italia ha imparato come marcano bene i nostri difensori e ha capito che il nostro campionato non è così di basso livello. Da lui dovrebbero imparare molti giovani che si sentono già arrivati. Chiesa alla Juve l’anno prossimo? Non lo so, di sicuro è un giocatore da Juve. Lo vedrei bene anche nel 3-5-2 di Conte, basta che resti in Italia, non possiamo perderlo uno così”.

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