Djokovic senza allenatore: in una settimana licenziati Agassi e Stepanek

Che cosa succede a Novak Djokovic?

Novak Djokovic ha lasciato qualche mese fa il team storico, costituito da Vajda e i collaboratori di sempre, un team che gli era vicino da quando è diventato un PRO.

Dopo averli licenziato, ha fatto fuori anche Boris Becker, autore della sua rinascita negli anni in cui Federer e Nadal stavano tornando.

Per sostituire la squadra vincente, un Djokovic 2.0 aveva puntato su Andre Agassi e Radek Stepanek, suo caro amico aggiunto al team qualche mese dopo, a lavoro già iniziato da parte dell’ex tennista americano. Dopo aver confermato Agassi e Stepanek alla sua guida e avendo ottenuto terribili risultati ad inizio 2018, Novak ha deciso di rompere con entrambi.

È di una settimana fa la notizia dell’addio di Agassi, mentre oggi è toccato ufficialmente anche al suo amico Stepanek.

Novak è stato il dominatore del circuito per così tanto tempo, sembrava avere fame per vincere ancora di più, ma improvvisamente dopo il Roland Garros 2016 è scomparso.
Sicuramente, vincere quello che ha vinto il serbo in un periodo come quello in cui è militato e in cui è stato il migliore non era esattamente cosa semplice, fisicamente e mentalmente.

Novak Djokovic lo è sempre stato e proprio per questo ci si chiede come si possa essere spenta la luce.

Dopo aver conquistato l’ultimo tassello per l’immortalità tennistica, è scomparso dall’Olimpo degli Dei del tennis.
Le qualità per cui tutti, compreso forse anche il popolo serbo, lo abbiamo “odiato”, adesso dove sono? Era troppo forte, era una macchina da guerra così potente da venire odiata perché non dava scampo neanche ai dominatori della nostra epoca, Federer e Nadal.

Adesso che non è più al top, però, ci siamo resi conto della sua importanza, del fatto che, lungi un grande Federer, ci serva un dominatore nel circuito che non permetta a tornei come Master 1000 di non vedere due Top Ten in finale… Ci manca il numero uno più odiato, ci manca Djokovic e speriamo che presto risolva questo suo conflitto interiore per venire a capo di una situazione ormai tragica.

Non si sa cosa stia succedendo, ma speriamo vivamente di poter rivedere il dominatore degli ultimi anni del tennis mondiale poter ritornare ai livelli che gli competono.

Leggi anche:

I convocati di Barazzutti ai quarti di Davis.

Finale Atp Miami: John Isner campione, battuto in 3 set Zverev