Che fine ha fatto Papa Waigo: l’ex Fiorentina ora alla Folgore Caratese

NON CE LA FACCIO, TROPPI RICORDI- Il nostro campionato ha visto passare tanti campioni: Zidane, Baggio, Pirlo, Kakà, Ronaldinho, Ronaldo, e chi più ne ha, più ne metta, ma spesso rimane rinchiusa in un angolo sperduto della nostra mente l’altra faccia della medaglia. Se da una parte i campioni hanno riempito i nostri cuori con prodezze e successi, sarebbe poco gentile non ricordare anche coloro che magari non hanno spiccato per le loro doti tecniche, ma che comunque ci hanno lasciato un sorriso. Per la serie “CHE FINE HA FATTO COSTUI?“, oggi volevamo riportarvi alla mente un certo Papa Waigo, una delle meteore più illustri della Serie A. Ripercorriamo insieme la sua carriera (se pur poco brillante e soddisfacente) e scopriamo insieme che cosa gli ha riservato il destino.

CHE FINE HA FATTO PAPA WAIGO: LA BIOGRAFIA DEL PERSONAGGIO

Senegalese classe 1984, dopo aver scoperto che la mansione da erborista non era contemplata nel suo destino, decise di darsi al calcio, e a soli 20 anni debuttò con la maglia del Verona. Dopo aver segnato 15 reti nel campionato 2006-2007 in Serie B col Cesena viene acquistato dal Genoa, il cui allenatore Gasperini lo aveva richiesto e firma un contratto pluriennale. Nel 2008 la Fiorentina lo preleva dal club ligure e subito si mette in mostra all’esordio nel derby toscano contro il Livorno, vinto proprio dai viola grazie al gol del senegalese.

Il momento più bello quel gol alla Juventus a Torino nel 2-3 della Fiorentina, che Papa Waigo commentò così ai microfoni di Viola News: “Eravamo molto concentrati per arrivare in Champions League allora, solo quando siamo tornati a Firenze ci siamo resi conti di aver fatto una cosa strepitosa. Non era finito il campionato, all’aeroporto c’erano forse 15 mila persone, ci abbiamo messo due ore per arrivare al Franchi. Siamo arrivati a Peretola e pensavamo di andare a casa, invece ci hanno portato allo stadio per festeggiare. A Firenze nessuno mi faceva più pagare nulla, ristoranti,bar, taxi, tutti a ricordarmi quel gol. Auguro a tutti i giocatori di vivere un’emozione del genere”. 

Da qui parte ufficialmente l’esodo costante di Papa Waigo, in un giro del mondo che farebbe invidia pure a Verne. Lecce, Southampton, Grosseto, Ascoli: dal 2009 al 2012 cambiando il numero delle squadre, il risultato non cambia: tante presenze, ma ancora pochi gol (22 in 3 anni). L’attaccante allora prova addirittura a cambiare mondo calcistico, trasferendosi in Arabia, in quello che oggi viene reputato il paradiso dei calciatori bolliti, ma anche qui solo i soldi sembrano risarcire il senegalese: dal 2012 al 2018 altro giro del mondo arabo, dove in 8 anni riesce a collezionare solo 47 gol. Tanta grana, ma poca fama.

CHE FINE HA FATTO PAPA WAIGO: IL RITORNO ALLE ORIGINI

Quando ormai tutto sembrava compiuto e finito per il senegalese, in Italia dopo 6 anni sono in pochi a sentire la sua mancanza, ma tra questi vi è un benefattore, pronto a rilanciarlo. Fresco di poco meno di un mese, infatti, è la firma sul contratto messa dal 34enne Papa Waigo che lo legherà alla Folgore Caratese del presidente Criscitiello (esatto, proprio lui, il giornalista!), club che milita nel Girone A di Serie D. Habemus Papa (Waigo). Una folgorazione (è il caso di dirlo) arrivata per caso. Un po’ come il senegalese nel mondo del calcio. Il futuro da erborista in fondo non era così male…

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