In questo Day 1 degli Australian Open 2018 andiamo ad analizzare quello che è stato il bilancio degli italiani.
Si parte con Francesca Schiavone in campo contro Jelena Ostapenko, numero sette del torneo.
Lo scontro tra le due ex campionesse del Roland Garros è stato praticamente a senso unico, tranne che ad inizio secondo set quando Francesca era riuscita a scappare sul 4-1. Solamente un fuoco di paglia, la differenza d’età e di motivazioni era troppo differente affinchè si verificasse il miracolo, nonostante una Schiavone stoica.
Dopo la partita della leonessa è sceso in campo l’unico vincitore italiano del Day 1, Andreas Seppi.
La partita dell’altoatesino non era così semplice come si poteva pensare, contro la giovane wild-card francese Moutet. Lo scontro era tra due stili di gioco completamente opposti: lo stile regolare e solido dell’italiano contro l’esplosività e la sregolatezza del francese.
Seppi ha perso il primo set, ma poi è riuscito ad alzare il ritmo e a comprendere quale fosse la chiave da utilizzare per disinnescare le armi dell’avversario, che una volta andato in difficoltà, ha mostrato i suoi limiti mentali dovuti alla giovane età. Il punteggio finale è stato 3-6 6-4 6-2 6-2.
Una bella conferma questa del tennista italiano, che al secondo turno affronterà Nishioka, in una zona di tabellone che offre molti spazi.
Le delusioni vere e proprie per l’Italia arrivano negli ultimi due match di giornata, quelli di Paolino Lorenzi e Salvatore Caruso contro Damir Dzumhur e Malek Jaziri.
Tra i due match è evidente l’analogia dal punto di vista dell’andamento del match e del risultato. In entrambi i casi ci sono tantissime recriminazioni, considerando che i nostri tennisti si erano entrambi portati in vantaggio di due set.
Il match tra Lorenzi e Dzumhur nel day 1 degli Australian Open 2018 è una lotta fino all’ultimo round, ma una lotta iniziata con un solo pugile in campo, poichè l’italiano domina molto tranquillamente i primi due parziali, quasi inaspettatamente.
Il momento clou si ha nel terzo, quando il senese comincia a commettere alcuni errori importanti, soprattutto nel tie-break vinto dall’avversario 7-5.
Da questo momento in poi inizia una vera e propria guerra, tra Dzumhur e Lorenzi, tra Dzumhur e l’arbitro, i giudici di linea e anche se stesso.
Il bosniaco comincia a contestare qualsiasi decisione arbitrale, qualsiasi colpo dell’avversario che finisce vicino alla riga, giudicandolo fuori e pretendendo di avere ragione data l’assenza di Hawk-Eye, meglio noto come il “falco”.
Un ambiente davvero ostile e una situazione a dir poco spiacevole, sia per il pubblico che comunque non si è perso d’animo, sia per Lorenzi. Quest’ultimo spreca diverse occasioni e permette all’avversario di rientrare completamente in partita.
Al quinto e decisivo set, fisicamente l’italiano non è all’altezza di Dzumhur, ma sotto l’aspetto mentale la situazione è esattamente capovolta.
L’unico richiamo che si può fare al nostro beniamino è proprio l’incapacità di approfittare della crisi nervosa del suo avversario, lasciando penetrare la sua superiorità fisica e tecnica. L’epilogo è un 3-6 2-6 7-6 6-2 6-4 per il numero 30 del circuito mondiale.
Mentre le recriminazioni per la sconfitta del senese vanno scemando, entra in campo Salvatore Caruso alla prima partita ufficiale in un tabellone principale di uno slam.
L’andamento è pressocchè simile a quello del match citato pocanzi, con Caruso che si porta 2 set a 0, giocando una partita praticamente perfetta dal punto di vista tattico, cercando di fare pressione con il suo diritto sul rovescio di Jaziri.
Grazie a un ottimo servizio e ad un grande piano tecnico, il sogno di avanzare al secondo turno sembra essere realtà ma, come il connazionale Lorenzi, il numero 210 del mondo consente all’avversario di riaprire la sfida.
Nonostante il tunisino aumentì esponenzialmente il suo livello di gioco, il tennista italiano ha varie occasioni per allungare, ma non le sfrutta e permette a Jaziri di trascinare l’incontro al set decisivo.
Lo scenario finale consiste in un Caruso estremamente provato dal punto di vista fisico e un Malek Jaziri che sembrava essere appena entrato in campo.
Il calo fisico del nostro giocatore è dovuto soprattutto al fatto che negli ultimi due giorni, egli aveva giocato gli ultimi due turni di qualificazione ed era arrivato alla partita senza aver recuperato abbastanza.
Nonostante il siciliano provi a recuperarla anche mentalmente, deve arrendersi alla freschezza del tunisino. Il risultato finale è 6-7 3-6 6-3 7-5 6-3.
Il day 1 degli italiani non è stato esattamente il migliore, ma domani sono attesi gli esordi di Fabio Fognini e Camila Giorgi, favoriti nei loro incontri.
Buon tennis a tutti.
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