ATP Rio de Janeiro: Fognini batte in rimonta Bellucci dopo tre ore di gioco

Nella notte italiana scendeva in campo a Rio de Janeiro, torneo ATP 500, il nostro Fabio Fognini, in un match ostico contro il padrone di casa Thomas Bellucci, mancino dal rendimento incostante ma molto a suo agio in terra amica.

Fabio non è stato molto preciso, mettendo a referto un numero eccessivo di errori sia con il diritto che con il rovescio, ma alla fine grazie al suo talento e alla sua forza mentale è riuscito in 2 ore e 52 minuti ad accedere al turno successivo.

La vittoria di Fognini è stata una vera e propria impresa, considerando che dopo un set e mezzo si trovava sotto 7-6 4-0 e nessuno poteva mai aspettarsi una rimonta, nonostante si giocasse su terra rossa e l’avversario fosse l’inconstanza per antonomasia.

Un match incredibile, non spettacolare ma emozionante, con un primo set praticamente gettato alle ortiche dall’italiano che, in vantaggio 5-2, non ha convertito cinque set point e ha mollato il parziale al tie-break.

Dopo questa prima frazione logorante di match,il brasiliano ha iniziato a prendere fiducia sbagliando di meno, mentre Fognini continuava a sprecare occasioni e iniziava a comportarsi come purtroppo siamo abituati a vedere.

Si arriva così al 7-6 4-0 e quando anche il più esperto dei critici era propenso al 6-0 finale, c’è la reazione inaspettata dell’italiano, che in quei game persi aveva avuto tantissime occasioni di vincerli e di trovarsi lui in vantaggio nel secondo set.

Questa rinascita improvvisa lo porta a raggiungere l’avversario sul 4-4 e ad avere una palla break che avrebbe potuto mandarlo a servire per il set, ma Bellucci non cede e costringe Fognini a servire per rimanere nel match.

Questo è il punto di svolta dell’incontro, con il brasiliano che si porta 0-30 e a due punti dal match, ma il ligure risale velocemente la china grazie al servizio e ad un’ottima stop-volley di rovescio.

Da qui in poi la partita assume radicalmente un padrone, con Fabio Fognini che si aggiudica il secondo parziale per 7-5 e vola via velocemente nel terzo, annullando la palla del contro-break a Bellucci sul 2-1 e chiudendo l’incontro per 6-2.

Un match le cui scorie si faranno sentire sicuramente sul nostro Fognini. La clamorosa rimonta, però, ha portato alle stelle l’entusiasmo del giocatore ligure, che potrebbe “alleggerire” lo sforzo fisico grazie alla sua freschezza mentale.

L’incontro sarebbe stato chiuso facilmente da Fabio se avesse avuto una percentuale più alta di conversione delle palle break (ne ha convertite 8/23, il 35%).

Il suo avversario, invece, è stato ad un passo dal chiudere la partita proprio grazie al cinismo dimostrato in risposta, con una percentuale di palle break convertite del 71% (5/7).

Guardando l’altra faccia della medaglia, Thomas ha dimostrato perchè non riesce a fare il salto di qualità e perchè verrà sempre considerato un giocatore incostante.

Il brasiliano dimostra di essere un ottimo giocatore quando è in fiducia, ma al primo momento di paura inizia a commettere errori molto banali e da lì in poi può anche perdere tanti game di fila.

Questo suo atteggiamento mentale gli è costato la vittoria e gli è costato tante vittorie in passato, anche se è difficile pensare di poter migliorare quando si è già maturi dal punto di vista tennistico e umano.

Fabio invece ne esce corroborato, poichè a differenza di tanti altri incontri del genere, è riuscito a risalire la china e a dimostrare che quando è in forma su questa superficie vale i primi dieci del mondo.

Riuscirà a recuperare fisicamente per l’incontro con Tennys Sandgren, sorpresa degli AO 2018?

Ci auguriamo di sì, poichè parliamo di un ATP 500 dove le prime due teste di serie sono Cilic e Thiem, due giocatori fortissimi ma non impossibili da battere.

Buon tennis a tutti.

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