Atp Montecarlo 2018: Thiem elimina Djokovic, ora Nadal

Nella giornata odierna a Montecarlo, la sfida più attesa degli ottavi, quella tra Dominic Thiem e Novak Djokovic, è andata verso sponde austriache.

Il giovane Thiem ha sconfitto Novak in rimonta( 6-7 6-2 6-3) in due ore e 1/2, ottenendo il secondo successo in carriera contro il serbo a fronte di 5 sconfitte.

Era la prima volta dal 2007 che Djokovic affrontava un top ten senza essere a sua volta tra i primi 10 del mondo (attualmente è 13).
La sensazione che è vagata nelle menti di qualunque spettatore è che Thiem ha imposto il suo gioco dall’inizio alla fine, nel bene e nel male, con vincenti ed errori.
Non c’è stato un momento in cui L’austriaco non avesse le redini del gioco nelle sue mani, momento in cui le sorti dell’incontro sembravano dipendere da Djokovic e non da lui.

Già dal primo set Dominic ha messo in campo soluzioni di forza soprattutto con il dritto, mentre Nole è stato costretto a fare il tergicristallo nel tentativo di contrastare la profondità dei colpi del rivale.
Tutto ciò che è stato detto poc’anzi si traduce benissimo in un 5-3 e servizio primo set, con L’austriaco che ha a disposizione 2 set point sul suo servizio.

Ma quando si tratta di chiudere i conti, come in questo primo set di oggi ma come anche dimostrato in passato in varie occasioni, Thiem mostra quella fragilità mentale che fin qui ha impedito alla sua generazione di scalzare le posizioni che davvero contano.
In quella fase esatta del match dove ci eravamo lasciati, Dominic commette due doppi falli e sulla palla break spedisce in tribuna uno smash da fondo campo.
Lo scampato pericolo è dopamina pura per Djokovic, che si è sempre esaltato nelle difficoltà e cui non è mai mancato lo spirito del guerriero.

Nei game successivi fino al tie break, poi vinto dal serbo, sono i suoi migliori sprazzi di tennis, con il dritto che torna a farsi pungente e con una presenza mentale che annichilisce il rivale. Tutto ciò però dura davvero solo fino a quel momento, poiché dopo una palla break annullata nel secondo game, Dominic Thiem è padrone del campo e potremmo dire che è tornato padrone del campo dopo un’assenza di qualche game.

Nole sbaglia troppo soprattutto di rovescio (25 gratuiti su 40 totali) e fatica a tenere il ritmo di Thiem, che continua peraltro a tirare ogni palla a tutto braccio. Ovviamente il match che va per le lunghe non giova il serbo, ancora a corto di fiato a causa dell’assenza dai campi e il break dell’austriaco nel settimo game del terzo set segna l’allungo decisivo. Per Thiem, comunque con un saldo attivo tra vincenti e gratuiti (36 a 33) è la prima volta nei quarti a Montecarlo. Un 6-2 6-3 nel secondo e nel terzo set che esplicano il dominio del due volte semifinalista del RG, a fronte di un Novak ancora non al meglio ma sulla via giusta per il ritorno tra i migliori.

Nel match di oggi le differenze tra le scartoffie di un campione e un nuovo futuro campione si sono viste: l’austriaco ha governato il match dal primo all’ultimo punto e se non fosse stato per il suo grande punto debole, la mancanza di killer instinct, avrebbe chiuso probabilmente prima la partita. Dopo aver sprecato set point sul 5-3, l’austriaco perde il set ma dimostra di essere un leone, ritorna a martellare come se nulla fosse e demolisce Djokovic con un 6-2 6-3 nei restanti parziali.

Thiem è fortissimo sulla terra e non ci sono dubbi, ma oggi in campo abbiamo notato qualcosa. Novak Djokovic era relativamente al gioco inferiore al suo avversario, e lo stesso fisicamente, ma abbiamo notato una voglia nei suoi occhi, un ritorno di quel serbo numero uno al mondo che con la sua voglia di vincere e la sua tenuta da combattente ha conquistato l’Olimpo del tennis.

Certamente l’attuale numero 13 del mondo non è ancora a quel livello, ma il ritorno di quel carattere li, di quella voglia di non perdere la partita, ci danno ottime speranze per il futuro. Djokovic tornerà, ma manca ancora un po’, la sua versione di oggi non poteva nulla contro un Thiem molto ispirato.