È uno Zverev strepitoso quello che approda in semifinale all’ATP Master 1000 Madrid.
Il tedesco gioca probabilmente la miglior partita della propria carriera, asfaltando in 2 set l’americano John Isner, prendendosi una grande rivincita sulla sconfitta in finale a Miami.
Una percentuale altissima di prime di servizio, hanno reso nulle tutte le risposte di Isner, che paga così la superiorità del tedesco, che vista la sorprendente eliminazione di Nadal diventa il candidato numero 1 alla vittoria finale.
Nessuna colpa per l’americano, sfortunato nello sfidare forse il tennista più in forma del momento, che ha dimostrato anche oggi di essere il migliore Next Gen “in pista”.
È bastato un solo set a capire che il match sarebbe stato privo di storia. 1 solo punto concesso all’americano con Zverev al servizio.
Viceversa, Isner al servizio soffre l’aggressività del tedesco, e viene messo alle stretta e “obbligato” a giocare game lunghi e stancanti per aggiudicarseli.
Nel primo game si va ai vantaggi, ed Isner tiene la battuta. Nel terzo game Isner annulla una palla break, e difende nuovamente ai vantaggi il servizio. Anche il quinto game non lascia intendere un cambiamento del copione. Due palle break annullate, e game vinto ai vantaggi.
Ma il break è nell’aria, e arriva al settimo game, con Isner che perde il servizio anche in virtù della stanchezza che iniziava a farsi sentire.
Il set sembrava destinato a chiudersi già al nono game, ma Isner riesce ad annullare la quarta palla break su cinque, e obbliga Zverev a chiudere al decimo game.
Il secondo set si apre con una sorpresa. Zverev concede molto al primo turno di battuta e difende ai vantaggi il servizio. Ma è solo una mera illusione. Zverev difenderà i restanti 5 servizi, concedendo solo 2 punti all’avversario.
I turni di servizio di Isner, invece, vengono difesi facilmente fino al settimo game, quando Zverev inizia ad aumentare i ritmi in maniera evidente.
È lì che la fatica dell’americano inizia a farsi evidente. Alla fine difende la battuta senza concedere palle break.
Nel game successivo al servizio la palla break arriva, ma il numero 7 mondiale è bravissimo ad annullarla con un ace, per poi aggiudicarsi il game con un po’ di fortuna.
Fortuna che non lo aiuta all’ultimo game al servizio, con il Tie-Break alle porte. Zverev strappa il servizio e si porta sul 6-5. A quel punto c’è poco da fare.
Una vittoria strameritata quella del numero 3 del mondo, che probabilmente quest’oggi sarebbe riuscito ad aggiudicarsi questo match contro chiunque.
In semifinale lo aspetterà il Next Gen canadese Shapovalov, che ha sconfitto in semifinale Kyle Edmund in 3 set (7-5, 6-7, 6-4).
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