“Coricarsi pensando a te, e senza discorsi
Ritrovarsi abbracciati e poi ancora più adulti
E una foglia sul viso tuo, la mia mano che cerca te
E di nuovo, di nuovo io e te.”
Potremmo dedicare questi versi a eventuali fidanzate, mogli o magari persone care. E invece, ritornano in mente, li canticchio e li associo a te, Strega, personificazione di quanto scritto precedentemente. Parole in musica degli alunni del Sole in un pezzo intitolato “Ritrovarsi”.
Ci muoviamo nel fine degli anni 70, e non è un caso. In quegli anni veniva costruita la nostra casa, quella che tutt’oggi ci ospita e ci permette di ritrovarci tutte le domeniche (o meglio, tutti i fine settimana come indica il calcio moderno). Siamo sempre lì Strega, io e te, entrambi con i nostri colori che ci uniscono, tu sul manto erboso, io su quei gradoni del Ciro Vigorito. È arrivata anche quest’anno la fine, il momento dell’ultima partita nella nostra dimora. È sempre un momento particolare, è un giorno anche un po’ malinconico. Un’altra stagione che se ne va, non ci ritroveremo più per quasi 3 mesi.
Cerco di viverla come sempre, ma oggi è diverso. Voglio che quei minuti scorrano più lenti del solito, voglio godermi fino in fondo quest’ultimo incontro. E forse quest’anno più di tutti strega. Sì, perché quest’anno, al nostro momento, farà da spettatrice la Serie A. Certo, a scriverlo ho i brividi, non ti dico a viverlo. E ho queste sensazioni dopo una stagione in cui poche volte abbiamo potuto gioire, poche volte abbiamo passato momenti di euforia, anche se ogni momento con te vale la pena di essere vissuto, bello o brutto che sia.
E anche se siamo stati poco, e anche se non abbiamo saputo difendere quanto abbiamo guadagnato, ci lasceremo nel migliore dei modi. Perchè la fede va al di là di ogni altra cosa. Perché come dice quella canzone, “vado a dormire pensando a te, che mi hai fatto vivere qualcosa di impensabile, e senza aggiungere altro”. Non avrebbe alcun senso farlo. E ogni giorno che inizia mi ritrovo accanto a te. E ci ritroveremo anche l’anno prossimo in quel sogno Serie B, più grandi, più maturi, sia io e sia tu, per affrontare quello che verrà. Perché vedi strega mia, noi stiamo per rituffarci nel nostro sogno.
Sei stata capace di rendere più bella la realtà che ci hai consegnato quell’8 Giugno di un anno fa rispetto a un sogno che avevamo appena iniziato a gustare. Trovatemi un sol uomo che affermi la maggior bellezza di una realtà rispetto ad un sogno. Questo Benevento-Genoa cara strega, voglio viverlo così. Col sorriso sulle labbra, con la voglia di starti accanto più di ieri e meno di domani. Perché che sia A o B quel che è certo è che come in Benevento-Genoa, io e te, fra 3 mesi ci ritroveremo l’uno affianco all’altro. È arrivato il tempo di riprendere un sogno e, chissà, più maturi e più pronti ritroveremo, insieme, una splendida realtà.
Benevento-Genoa, ultima partita in A al Ciro Vigorito.
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