Una partita di altri tempi. Per un attimo sembra essere tornati indietro di dieci, vent’anni. Una battaglia sofferta, accesa, sentita sugli spalti, cornice di un clima incandescente trasmesso anche a chi era in campo.
Benevento-Crotone ha mantenuto le caratteristiche di un calcio dal piacevole retrogusto “antico”. Non la solita partita brutta, affrontata con la paura di perdere e la voglia di non farsi male, classico spartito di quelli che sono definiti i match salvezza.
Un 3-2 palpitante, 90 minuti intensi, che hanno visto tramutarsi in realtà la tanto agognata “vendetta sportiva” dei sanniti su chi troppe volte e in tutti i modi aveva fatto svanire sogni di gloria.
Emozioni forti, che sono iniziate con l’omaggio dedicato al ricordo di Carmelo Imbriani. Una coreografia da brividi, un applauso lungo, stretto in una morsa di ricordo struggente ma doverosamente fatta al meglio per un uomo che ha onorato il nome di Benevento. Il tutto accompagnato da una fitta pioggia, ma leggera, quasi impercettibile, quasi che faccia pensare alla commozione di qualcuno che lassù, evidentemente, era con noi.
Perché è lecito pensarlo se il Benevento, nella giornata del ricordo di Carmelo che è ricorrenza mai mancata dalla sua triste scomparsa, ha sempre vinto. Se all’ultimo minuto di una partita che si stava mettendo male, immeritatamente, con forze ridotte al lumicino, un giocatore all’esordio assoluto in maglia giallorossa di nome Diabatè col numero 25 sulle spalle (sommate le due cifre e vedete che numero esce, poi giudicate voi) scaraventa in rete il pallone che regala gioia, esultanza incontenibile e ancora tanta tanta speranza.
Ieri il Benevento ha visto premiato, finalmente, tutto quello che di buono ha saputo mettere in campo, tutto il cuore che ha accompagnato novanta minuti da ultima spiaggia. Non sono riusciti i minori, ma comunque evidenti, svarioni in fase difensiva, vero elemento su cui c’è ancora molto da lavorare, che potevano portare altra amarezza. Stavolta una partita giocata bene e con dedizione ha portato alla vittoria e niente e nessuno poteva portarla via ai ragazzi di De Zerbi.
Un Benevento partito subito all’arrembaggio, colpito a freddo inaspettatamente, ferito ma non abbattuto. Con grinta ha saputo riacciuffare il pareggio e ribaltarla. È riuscito a farsi riprendere, quasi di proposito, quasi sapendo che regalare un finale al cardiopalma sarebbe stata una conclusione più degna di quella che deve essere una partita da ricordare.
E adesso insieme, andiamo a vedere i voti e i giudizi dei giocatori del Benevento:
PUGGIONI 6: Sui due gol subiti non può davvero nulla, per il resto non è particolarmente impegnato. Pochi i tiri che gli arrivano nello specchio della porta, da comunque sicurezza e gestisce bene la difesa.
LETIZIA 6: Una prima frazione ottima, buon passo e tanta grinta come è solito dispensare. Becca un giallo che gli causa la sostituzione a fine primo tempo. De Zerbi rivede gli spettri della partita col Sassuolo, ritenendo il terzino napoletano spesso troppo preso dalla foga e impulsivo.
DJIMSITI 6: Prestazione abbastanza precisa e ordinata. Non commette errori, puntuale in chiusura ed efficace nel gioco aereo. Un po’ preso di sprovvista in occasione del primo gol insieme a tutto il reparto, ma giustificato da una palla persa inaspettatamente al limite dell’area di rigore.
TOSCA 6,5: Esordio positivo per il centrale ex Betis Siviglia. Corre e sgomita per tutta la partita, abbastanza sicuro in fase di impostazione. Nota di merito per essere gettato nella mischia in una partita fondamentale e aver giocato con personalità e dimostrando di muoversi già bene nei meccanismi.
VENUTI 6: Una media fra la ottima fase offensiva e la meno buona fase difensiva. Quando si tratta di spingere e arare la fascia Venuti si trova a suo agio. Dietro fa fatica. E’ lui a mantenere in gioco gli attaccanti del Crotone in occasione della prima marcatura, sbaglia qualche diagonale e spesso per la troppa propensione offensiva lascia scoperta la fascia di competenza.
SANDRO 7,5: Una prestazione mostruosa. Meriterebbe 8, peccato per quell’unica pecca sul liscio al limite dell’aria che porta poi al vantaggio Crotonese. E’ una bestia. Spadroneggia fisicamente in mediana, imposta e gestisce i tempi di gioco alla perfezione, mette a segno la rete del momentaneo 1-1 con uno stacco imperioso. Giocatore di livello superiore.
DJURICIC 6,5: Corre e mette tanta intensità. Fa un ottimo lavoro di interdizione e prova spesso ripartenze veloci. In una di queste, commette il sanguinoso errore di perdere palla a centrocampo, causando il momentaneo 2-2.
VIOLA 7: Tanta qualità ed esperienza. Prestazione sopra le righe, pochissimi errori e determinazione da veterano. Realizza con caparbietà la rete del 2-1, prima gioia personale con la maglia giallorossa.
PARIGINI 6: Ancora troppo fumo e poco arrosto. Si impegna molto, prova a puntare sempre l’uomo, ma certe volte si incaponisce in situazioni troppo elaborate e di difficile realizzazione. Comunque prova sufficiente.
BRIGNOLA 7: Un furetto. Da terzo dei tre in attacco rincorre gli avversari anche fino alla propria porta. Cuore, grinta tenacia e tanta tecnica. Non perde mai il controllo del pallone, spina nel fianco quando decide di puntare gli avversari. Il ragazzo cresce sempre di più.
CODA 6,5: In avanti la sua presenza si fa sentire. Ha una buona occasione ad inizio partita dove si smarca abilmente ma il tiro di prima intenzione e fiacco. Per tutta la partita fa a sportellate con i difensori crotonesi, fa salire la squadra e aiuta i compagni. Buona prova.
SAGNA 5,5: Avrebbe anche meritato la sufficienza ma ha la colpa di perdersi Benali in occasione del pareggio, facendoselo sfuggire alle spalle. In fase offensiva si propone e dà un buon contributo. Bisogna ancora spettare che prenda un buon ritmo partita. Le qualità del singolo non si discutono.
IEMMELLO 6: Gettato nella mischia prova a dare una mano a Coda per sostenere meglio l’azione offensiva. Ha il merito di rimanere lucido sull’azione del gol vittoria. Invece di tirare frettolosamente, scodella un pallone che diventerà poi buono per la sponda di Djimsiti che propizia la rete di Diabatè.
DIABATÈ 7: Sono bastati meno di 15 minuti per entrare nel cuore dei Beneventani. Esordio in casacca giallorossa col botto, è sua la girata da attaccante affermato di area di rigore che porta all’esplosione del Vigorito. Corsa ad esultare sotto la sud ed entusiasmo alle stelle. Benvenuto Diabatè.
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