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Aggredita la figlia di Gianluca Grassadonia prima di Pescara-Salernitana

A poco più di 24 ore dall’ultima partita della Regular Season di Serie B, la figlia dell’allenatore Gianluca Grassadonia è stata aggredita a Salerno nei pressi della sua abitazione. Un atto vile ed intimidatorio alla vigilia di Pescara-Salernitana, che ha scosso inevitabilmente tutta la famiglia dell’attuale tecnico degli abruzzesi.

A denunciare l’accaduto è stata proprio la moglie di Grassadonia, Annabella Castagna, sconvolta per quanto successo a sua figlia, appena 18enne: “Dopo cinque giorni di minacce dirette alla nostra famiglia,  – si legge sul suo profilo social – quest’ultima follia è intollerabile. Nostra figlia è stata aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca… tutto questo per una partita di calcio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà, ma mi sembra chiaro che ora più che mai la nostra vita continuerà lontano da Salerno”.

Il direttivo degli ultras di Salerno ha emesso un duro comunicato in queste ore, dissociandosi immediatamente: Apprendiamo da alcune testate giornalistiche e testimonianze di alcuni amici del grave episodio avvenuto alla figlia di Grassadonia, allenatore del Pescara da parte di alcuni ragazzi, Aggressioni verbali e minacciose inerenti alla prossima gara ad una ragazza che non ha colpe. Prendiamo le distanze da tali personaggi che nulla hanno a che fare con il vero tifoso salernitano. Da ultras ci sentiamo responsabili di dare insegnamento ai ragazzi in curva perché prima di tutto siamo uomini e padri, questo schifo è solo frutto di cattivi esempi e sporca il nome di Salerno. Vergognatevi! Ci sentiamo di essere solidali, inoltrando un forte abbraccio a sua figlia. Direttivo Ultras”.

Anche lo storico gruppo ultrá “Centro Storico” ha condannato il vile atto attraverso i propri canali social ufficiali: “Domani saremo all’ultimo atto di una stagione fantastica che ci sta permettendo di sognare. Qualcuno però non meriterebbe ciò – si legge sulla pagina Facebook “La voce della Salernitanità” -. Qualcuno è venuto meno all’etica e ai valori che noi ULTRAS portiamo avanti con enormi sacrifici. Qualcuno in modo vile ha tentato di infangare quanto di buono fatto in questi anni. Qualcuno non merita di essere Salernitano. Qualcuno ha mancato di rispetto a chi come noi da sempre porta in alto il nome della città. L’euforia di questi giorni non deve portare a gesti che non rappresentano il nostro stile di vita. Essere Ultras non è questo. Poniamo le nostre scuse alla famiglia Grassadonia per l’accaduto”.

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