Verona, Toni a La Gazzetta dello Sport: “Per l’Hellas è il derby della sopravvivenza”

Un altro indimenticato ex bomber gialloblu torna a parlare del Verona a La Gazzetta dello Sport. Si tratta di Luca Toni, che negli ultimi 3 anni della sua carriera ha vestito la maglia dell’Hellas collezionando 100 presenze e mettendo a segno ben 51 reti.

Queste le sue dichiarazioni: “Sinceramente mi aspettavo di più sia dall’Hellas Verona che dal Chievo. E’ chiaro che non parti mai per trovarti in questa situazione. La squadra di Maran, secondo me, resta superiore a quelle rivali sul fondo classifica, però ha avuto dei problemi che forse non si attendeva. L’Hellas non aveva in preventivo di essere penultimo, qualcosa sicuramente non ha funzionato, ma non voglio entrare in certe questioni, visto che ne sono uscito alla fine della scorsa stagione. Per il Chievo è il derby per uscire dalla crisi, per l’Hellas invece è quello per sopravvivere“.

Il derby di Verona Toni lo ha disputato ben 6 volte, andando anche a segno in ben 3 occasioni: “Come si vive la stracittadina? Verona è una città civile, i tifosi capiscono le situazioni, si può essere tranquillamente amici fra giocatori delle due squadre senza avere alcuna noia. A quale gol nel derby sono più legato? Il primo perché la partita finisce uno a zero. Una rete proprio decisiva, era l’anno del nostro ritorno in serie A e poi avevamo perso la partita dell’andata. Un gol brutto, ma proprio per quello molto bello. È sempre così: più brutti sono i più belli, se sono importanti, se contano. È arrivata una palla in aria, c’è stata una carambola, uno spintone davanti la porta e poi ho infilato il rimbalzo“.

Appesi gli scarpini al chiodo, Toni ha intrapreso la carriera da dirigente, ma la sua avventura con il club del Presidente Setti si è conclusa dopo appena una stagione: “Futuro da dirigente su entrambe le sponde di Verona? Non precludo niente: all’Hellas sono stato bene da giocatore, ma anche da dirigente sono fondamentali i programmi. Io se non sto bene, non lavoro. Al Chievo la vedo molto dura, se non impossibile, che mi chiamino perché qualcosa nella storia recente dell’Hellas ho rappresentato“.

Battute conclusive sul match di sabato: “Che derby mi aspetto? Sarebbe bello se venisse deciso dagli attaccanti, partita del genere merita sempre di essere risolta dalle punte. Un pareggio non va bene nessuno, dovranno tirare fuori tutto per vincere. Ma non c’è un favorito: è un derby”.

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