Verona, Bagnoli al Corriere di Verona: “Per salvarsi serve un altro atteggiamento”

Il Verona perde in casa con il Sassuolo per 1-0 e sprofonda sempre di più verso il baratro della Serie B. Sull’argomento è intervenuto il Presidente Onorario dell’Hellas e allenatore dello storico Verona dei miracoli Osvaldo Bagnoli che, in un’intervista esclusiva al Corriere di Verona ha detto la sua sulla delicata situazione della squadra di Pecchia e sulle presunte possibilità di salvezza.

Queste le sue dichiarazioni: “Purtroppo il Verona ha giocato una brutta gara. Non è stato all’altezza dell’impegno. È mancato un po’ tutto. Le speranze di salvezza? Sull’argomento non mi sembra il caso di esprimermi. Ci sono ancora cinque partite da affrontare e se i numeri affermano che l’Hellas può ancora salvarsi sarebbe un errore mollare. Poi è chiaro che tutto è diventato molto più difficile. Non sono un esperto in questi calcoli, li lascio agli altri, anche perché siamo in una fase del campionato in cui può succedere di tutto, qualsiasi sia l’obiettivo che si segue“.

Continua Bagnoli: “Per salvarsi la squadra di Pecchia deve mettere in campo un altro atteggiamento. Il problema dell’Hellas è segnare, e anche a tirare in porta. La storia di questa stagione, d’altronde, è più o meno questa. Nel calcio occorre fare gol e per questo Verona non è mai stato facile riuscirci. Un problema grosso, tanto più che non incassare reti rimane cosa complicata. Non sono dentro lo spogliatoio e non mi va di sbilanciarmi poi è chiaro che prestazioni come col Sassuolo rappresentano quanto non si deve fare se si vuole salvarsi. Servono tutt’altre risposte. Lunedì contro il Genoa? Trasferta durissima. So bene quanto quello stadio sappia far sentire il fattore campo. Tornare dal Ferraris con dei punti non è facile per nessuno, però il Verona deve muovere la classifica in qualsiasi modo. Il Genoa aveva avuto delle incertezze in avvio di stagione, hanno recuperato e ormai si sono messi al sicuro. Rimane una squadra molto pericolosa, tanto più in casa propria“.

Sull’ipotesi retrocessione Bagnoli dice la sua: “Cosa significherebbe retrocedere per l’Hellas? A essere franchi, salire e scendere tra la A e la B fa parte della storia del Verona. È una spiacevole “tradizione” che ci portiamo appresso. Dico “ci” perché a Verona ci vivo e del Verona sono tifoso. Quello che conta è che, dopo la caduta si riparta per il meglio. Con l’idea di avere una squadra che competa per tornare subito in A. Il futuro è già adesso, vada come vada questo torneo, che ha preso una piega non semplice da correggere. Giusto insistere fino alla fine, come guardare a quel che ci sarà da fare dopo. Retrocedere in B, ripeto, è una cosa che non è insolita per una società come l’Hellas. Importante è rimettersi in corsa. L’esordio di Danzi? Se ci sono dei giovani di valore la pianta va coltivata. La semina pare essere buona, dopo non tutti arrivano a giocare in contesti di una certa caratura, ma già che ci siano delle basi è un aspetto favorevole. Il domani del Verona può iniziare anche da qui“.

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