Pochesci a YSport: “Bandecchi grande uomo, la Ternana per me un lutto” (Video)

Ospite di #YTalk Sport, uno dei format lanciati dal Team Y, mister Sandro Pochesci ha parlato dell’attuale situazione vissuta dal movimento calcio italiano, prima di ricordare con grande emozione il suo passato sulla panchina della Ternana. Il suo “lutto” rossoverde e il rapporto “odi et amo” con il Presidente Stefano Bandecchi, che lo esonerò il 30 gennaio 2018 dopo il pirotecnico pareggio con la Salernitana.

VIDEO/ Sandro Pochesci: “Bandecchi grande uomo, la Ternana per me un lutto”

La Ternana per me è come un lutto. Io ho perso qualcosa di caro, per me. È irripetibile quello che ho vissuto lì, – ha detto Pochesci – è un’esperienza che non si può descrivere. Dopo la nascita dei miei figli, è la gioia più grande che ho avuto nella mia vita. Mi ci sono ammalato, sono stato male quando sono stato mandato via. È stata una bella favola, ma non mi è stato concesso di completarla. 

Oggi se mi chiamassero per andare ad allenare la Ternana, non ci andrei. Perché non voglio rovinare il ricordo che ho di quella esperienza, non ci tornerei ad allenarla. Anche se adoro la tifoseria, perché il ternano o lo ami o lo odi. Il ternano è così. Se domani mi chiama il Perugia, io non ci vado. Ho forse una mentalità sbagliata, ma io preferisco restare a casa.

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Il più bel complimento che mi hanno potuto fare a Terni è stato paragonarmi a mister Viciani. Mi hanno detto ‘Mister, con il suo gioco corto ci ha fatto ricordare il gioco di Viciani, che ci fece arrivare in Serie A’. Io ho detto di non fare questi paragoni, perché io sono un umile allenatore arrivato dal basso.

Io ho avuto questa grande fortuna grazie all’amicizia con Bandecchi, che mi ha dato questa opportunità. Lo ringrazierò sempre, anche se dal giorno dell’esonero non ci siamo più visti né sentiti. Questo per colpa mia, perché non l’ho accettato, non ho accettato il gioco: non ho accettato che un presidente potesse prendere e poi esonerare un allenatore. Non ho accettato che mi esonerasse con un messaggio, con un’amicizia di 10 anni alle spalle. Ecco quello mi ha fatto molto male e non l’ho accettato. Detto questo, Bandecchi è un grandissimo uomo, lo vedrei bene persino al Governo, ma il calcio purtroppo non è per lui. Come presidente di calcio sta facendo danni allucinanti.”

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