PINAMONTI MONZA – Dopo il no alla Salernitana, tutte le strade portano in Brianza.
Quando tutto sembrava fatto ecco il colpo di scena: Andrea Pinamonti rifiuta il trasferimento alla Salernitana, disposta a pagare l’Inter ben 20 milioni di euro. L’ex attaccante dell’Empoli non è convinto del progetto granata e vorrebbe misurarsi con una realtà del massimo campionato se non importante quantomeno stimolante, come potrebbe essere il Monza di Berlusconi e Galliani. Sebbene la squadra brianzola sia una neopromossa, a giudicare dalla campagna acquisti non si direbbe. Non si è mai vista una formazione che dalla B passa alla A e subito si aggiudica calciatori di esperienza e di sicuro affidamento come Cragno e Ranocchia. Per non parlare poi di Pessina e Caprari. E se Petagna, come sembra, dovesse arrivare alla corte di Stroppa, il Monza lotterebbe per qualcosa in più rispetto alla salvezza, forse per il 10° posto come ha sentenziato Galliani alcune settimane fa. A Pinamonti questo dettaglio non è certo passato inosservato, ed ecco perché il bomber di proprietà dell’Inter, reduce da una stagione da 13 goal, starebbe facendo più di un pensierino ai brianzoli. In lizza per il giovane di Cles a dire il vero ci sarebbero anche Atalanta e Sassuolo, ma poter vestire la maglia di una squadra come quella dei Bagai, che non si fanno problemi a sondare il terreno per Icardi e Suárez, sarebbe un importante passo in avanti in carriera. Al di là dei desiderata del giocatore ci sono quelli dell’Inter da soddisfare, che vorrebbe fare cassa subito, perché 20 milioni di euro servono per iniziare a far quadrare il bilancio. Conoscendo Galliani difficilmente sborserà una cifra tanto importante, se non dilazionandola nel tempo. Dunque non sarà semplice per Pinamonti approdare al Monza, anche se la volontà dei calciatori, come dimostra il caso Lukaku, oggi più che mai conta tantissimo.
Le caratteristiche tecniche dell’ex numero 99
Pinamonti, oltre a essere un attaccante dotato di un’ottima tecnica individuale e di un buon controllo palla, è anche un abile rigorista, come ben sanno i tifosi dell’Empoli, il che non guasta affatto. La sua capacità di indirizzare la sfera alle spalle dei portieri avversari, angolando molto il tiro senza imprimergli troppa forza, ne fa uno specialista. E non è da tutti, perché se è vero che i calci di rigore sono una questione di fortuna, abilità e strategia, è anche vero che senza la giusta dose di sangue freddo e di totale distacco non si va da nessuna parte. Pinamonti, in aggiunta, sa come fare a sportellate in mezzo all’area di rigore, prendendo posizione quando i suoi compagni scendono a fondo campo per crossare; in più sa come allargare il gioco operando in alcune occasioni anche da regista offensivo. Quello che gli manca è il killer instinct, anche se a Empoli ha dimostrato che in questo fondamentale sta migliorando. E potrebbe ulteriormente migliorare vestendo la casacca del Monza, perché Pessina non è solo un centrale di centrocampo ma anche un fine suggeritore. Proprio quello che servirebbe a Pinamonti per crescere come attaccante, lui che ha solo 23 anni.
Là davanti con Caprari e con Gytkjaer come si comporterebbe?
Pinamonti con Caprari formerebbe un’ottima coppia d’attacco. Questo perché Gianluigi rispetto ad Andrea ha caratteristiche molto diverse, essendo più che altro un velocista e non una boa d’area di rigore. Essendo dotato di un’ottima visione di gioco, avendo occupato più volte il ruolo di trequartista, l’ex Verona, oggi in prestito al Monza, non pesterebbe i piedi all’ex Empoli, ma gli girerebbe intorno. Un fatto, questo, che favorirebbe gli inserimenti di quest’ultimo nel cuore dell’area di rigore avversaria. Anche con Gytkjaer Pinamonti non si troverebbe male, visto che il danese come lui è un attaccante molto fisico ma meno mobile, abituato come è sempre stato ad aspettare il pallone tra i piedi. E come l’attaccante oggi di proprietà dell’Inter non molla mai, facendosi trovare sempre pronto quando c’è da inseguire l’avversario.