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Lazio e Salernitana tra multiproprietà, plusvalenze e la “cessione” di Lotito

La Salernitana torna in Serie A e a fare notizia non sono le statistiche, i numeri di una piazza che aspettava questo momento da 23 anni, ma la sua proprietà. Su tutti i quotidiani si parla della multiproprietà” targata Claudio Lotito e di come il club granata dovrà essere venduto per garantirsi l’iscrizione al prossimo campionato. Giustamente. Trenta i giorni di tempo per formalizzare una cessione che rischia di assumere i contorni di una “burla“.

Le ultime indiscrezioni dicono che ci sia un imprenditore romano già pronto a rilevare le quote societarie. Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha sottolineato più volte il rispetto delle regole, introdotte, per la verità, con deroghe per i casi limite preesistenti come Lazio/Salernitana, Napoli/Bari, Verona/Mantova. Con la modifica apportata dal Consiglio Federale il 26 aprile 2021 sono state introdotte nuove norme: “Su proposta del presidente federale, il Consiglio ha deliberato di vietare le plurime partecipazioni di controllo da parte di un medesimo soggetto in ambito professionistico, anche nell’ipotesi in cui una società dilettantistica, controllata da un soggetto impegnato come socio di controllo nel professionismo, salga in Serie C”. Vista l’assenza di norme FIFA che disciplinino questo argomento (i casi di multiproprietà internazionali sono molteplici), nell’ordinamento sportivo italiano la normativa di riferimento risulta dal combinato disposto tra l’art. 7 dello Statuto Federale e l’art. 16 bis delle NOIF.

Il motivo della scelta è presto detto: una multiproprietà in ambito professionistico crea un vantaggio competitivo, economico e finanziario per entrambe le società facenti capo allo stesso proprietario. Basti pensare al gioco delle plusvalenze tra “società madre” e “società satellite”. Le operazioni di mercato della Salernitana con la Lazio hanno consentito ai granata di chiudere il bilancio al 30 giugno 2020 in attivo, cioè con un utile di 611mila euro. Le plusvalenze con la Lazio sono decisive: il giovane Novella vale 3 milioni, il baby Marino 1 milione di euro, 2,5 milioni per Cicerelli, poi mezzo milione per Morrone. Dalla Lazio Marketing & Communication sono arrivati altri 1,2 milioni di euro per diritti commerciali, pubblicitari e di sponsorizzazione.

Non solo, se la società-madre acquista un giocatore extracomunitario, non avendo però più slot disponibili per questo tipo di operazioni, lo potrà girare alla società-satellite mantenendone la proprietà senza dover far fallire l’operazione.

Insomma, piccoli vantaggi che non dovrebbero vedersi più con la prossima cessione formale della Salernitana. Chissà.

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