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José Palomino: lo sceriffo dell’Atalanta diventato Ministro della difesa

Se l’anno scorso si era dimostrato un ottima riserva in grado di coprire in maniera sufficiente il posto di Caldara, quest’anno si sta dimostrando a tutti gli effetti un autentico ministro della difesa che in confronto il muro di Donald Trump non è nulla. Stiamo parlando del difensore argentino dell’Atalanta José Palomino: autore di un grande inizio di stagione. Il gol segnato contro il Parma è solo la ciliegina sulla torta di un inizio assai promettente, ma soprattutto il segno di una grande crescita in campo; sia come pilastro della difesa e sia come leader nello spogliatoio. Ma come sempre non perdiamoci in chiacchiere andiamo ad analizzare il rendimento di Palomino in questo inizio stagione e vediamo che contributo ha dato alla squadra.

DA PEDINA A LEADER DELLA DIFESA – Nella stagione precedente Palomino ha dimostrato una grande esperienza sotto il profilo europeo; riuscendo a sostituire in maniera degna un Mattia Caldara potenzialmente utile, ma bloccato in alcuni frangenti da infortuni. L’ultima estate la società nerazzurra si era programmata di cercare un degno sostituto, ma tra un Varnier fermo ai box e un Djimsiti altalenante e impiegato poco, la difesa era un tassello non ancora ben coperto. A quel punto Palomino passa da riserva a titolare, e nel giro di poco Gasperini è riuscito a ricoprire quel ruolo; scelta decisiva: ha una grande intesa sia con Masiello che con Toloi e nonostante qualche errore in termini di gol, l’argentino non ha fatto rimpiangere Caldara, e la dimostrazione passa attraverso la sua capacità di andare incontro al pallone con la giusta cattiveria, ma la grande crescita è evidente subito dopo la batosta contro la Sampdoria.

L’ASSENZA DI MASIELLO: UN PUNTO DECISIVO – Atalanta Sampdoria: 0-1, si rischia di retrocedere e la squadra perde per infortunio un pilastro come Andrea Masiello. In quel momento la situazione diventa instabile; con la perdita del numero 5 atalantino addirittura delicata, ma la sfida contro il Chievo prima e contro il Parma poi, Palomino è riuscito a prendere per mano la difesa e successivamente trasformarla in un autentico muro impenetrabile. L’argentino non risparmia nessuno e riesce a crescere; migliorando le sue abilità: ottima marcatura, anticipazione perfetta, aggressività nel rubare la palla e soprattutto una grande capacità di sfruttare i calci da fermo (in particolar modo di testa). Contro i crociati ha sfornato una bellissima prestazione e il gol è stata una grande ciliegina sulla torta, e la cosa più bella è che la retroguardia sta andando bene senza; immaginiamo con il suo ritorno quanto diventerà ancora più forte la difesa atalantina.