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Jannick Sinner: Origini, Età, Ranking del tennista italiano

Diciannove anni, altoatesino, Jannik Sinner è la più grande promessa del tennis mondiale. La velocità con cui è migliorato ha sorpreso molto, tanto che, a detta di tant, in un paio d’anni potrebbe arrivare molto in alto. Jannik ha un tennis fluido e il servizio potente, ma a sorprendere è la sua capacità di “anticipare” la mossa dell’avversario. Insomma, un vero talento che sicuramente ci sorprenderà negli anni a venire.

Chi è Jannik Sinner: Biografia, Età, Origini e Posizione Ranking Mondiale?

Jannik Sinner, classe 2001, è nato a San Candido, piccolo comune dell’Alto Adige. All’età di quattro anni si avvicina al mondo dello sci, sport che pratica a livello agonistico fino ai 13 anni, specializzandosi nello slalom gigante, specialità in cui è stato campione italiano junior 2008. A 14 anni decide di dedicarsi al tennis professionistico e si trasferisce  al “Piatti Tennis Center” di Bordighera affidandosi al team di Riccardo Piatti.

Nel 2018 debutta ufficialmente nel ranking ATP, raggiunge la prima finale Futures a Santa Cristina, in Val Gardena e chiude l’anno posizionandosi al numero 551 della classifica ATP.

Ma è l’anno successivo che Sinner colleziona una serie di risultati positivi che gli consentono di vincere, nell’ambito degli Atp Awards, il titolo di “Newcomer of the year”, miglior esordiente della stagione. Il 2019 è stato, per l’altoatesino, un anno straordinario, ricco di vittorie e record: ha vinto il torneo Challenger di Bergamo, diventando il primo al mondo, della classe 2001, a conquistare un Challenger Atp; seguono i tornei Futures di Trento e Pula e altri due tornei Challenger, negli Stati Uniti e a Ortisei.

Ma è con la vittoria alle Next Gen Atp Finals di Milano, torneo riservato ai migliori otto giovani con meno di ventuno anni, che arriva il grande successo. In un anno Sinner è riuscito a scalare la classifica ATP di ben 463 posizioni, piazzandosi al 78o posto, diventato così il giocatore più giovane nella Top 100 del ranking mondiale, dal 2003, quando il 17enne Nadal aveva chiuso al 47o posto, e stabilendo il record di tennista italiano più giovane di sempre ad essere entrato nei primi cento posti.

La scalata continua nel 2020 che si apre con il suo primo successo in un torneo del Grande Slam, con l’accesso per il secondo turno dell’Australian Open, battendo l’australiano Max Purcell. Successivamente si qualifica ai quarti di finale del torneo ATP 500 di Rotterdam, vincendo su David Goffin, diventando il più giovane italiano della storia a realizzare l’impresa in questa categoria. Dopo la pausa Covid, è arrivato al terzo turno degli Internazionali d’Italia perdendo con Dimitrov. C’è poi la sua prima partecipazione al Roland Garros, dove viene stoppato ai quarti di finale dal “re della terra rossa di Parigi”, Rafael Nadal. Conclude l’anno trionfando agli Open di Sofia a soli 19 anni e 2 mesi, diventando il più giovane italiano ad aver vinto un torneo ATP.

Dopo due anni da incorniciare, Sinner, anche nel 2021, sta confermando le aspettative su di lui. Dopo aver vinto la coppa del Great Ocean Road Open di Melbourne, battendo in finale il connazionale Stefano Travaglia, ha strabiliato il popolo del tennis internazionale, raggiungendo la finale degli Open di Miami, dove è stato sconfitto in due set da Hurkacz.

Sinner è l’unico italiano ad arrivare in finale in un Masters 1000 sul cemento e il più giovane a spingersi così avanti in una manifestazione di questa categoria, diventando il quarto tennista Under-20 della storia a disputare la finale del torneo, dopo Agassi, Nadal e Djokovic.

Con questo risultato Sinner si porta, a soli 19 anni, 7 mesi e 19 giorni, al numero 21 del ranking ATP, diventando il 12° tennista azzurro di sempre a raggiungere un piazzamento così alto in classifica.

Ma le sorprese sicuro non finiranno, proprio come ha detto di lui un grande del calibro di Roger Federer: “Credo che ne sentiremo parlare e che lo vedremo sempre più spesso: in campo è uno spettacolo e per di più è un ragazzo d’oro”.

Contributo di Biagio de Giovanni

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