Il programma di Gravina, candidato alla Presidenza della FIGC

Ufficialmente oggi è partita la candidatura per le prossime Elezioni Federali, del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina che già ieri, nel corso dell’incontro con le altre componenti federali, ha esposto sommariamente quelle che sono le sue idee e proposte.

Programma ambizioso e ricco di novità interessanti, che sicuramente non sarà facile da applicare, quantomeno per la criticità di alcuni punti presi in analisi. Ovviamente, nel caso di elezione, l’augurio è quello che si riesca nonostante i diversi ostacoli, a portare a termine i miglioramenti previsti dal programma di Gravina.

Gravina ha individuato cinque macro aree dove far sviluppare le sue proposte; Organizzativa, sportiva, economica, etica e sociale.

Tutto ciò, ricollegato all’obiettivo principale che rimane quello della sostenibilità, concetto inteso come aiuto sia legislativo che economico per favorire il movimento Italiano del calcio, andando ad intervenire principalmente sul rinnovamento delle infrastrutture e sui settori giovanili per valorizzare al meglio i nostri ragazzi.

AREA ORGANIZZATIVA – Gravina propone una riforma della FIGC a partire dalle dalle fondamenta, passando dalla revisione dello statuto,  compresi i criteri elettorali e la creazione di nuove maggioranze. Da non dimenticare una ristrutturazione capillare della giustizia sportiva, e una modifica dei diritti tv e alle normative sugli stadi. E poi due argomenti sempre cari a Gravina, come rating e casellario di onorabilità, per tracciare un giudizio su chi si appesta ad entrare nel mondo del calcio.

AREA SPORTIVA – Alla base vi è il riassetto e la riorganizzazione di tutti i campionati principali Italiani. L’unica categoria a rimanere invariata resterebbe la Serie A che manterrebbe le sue canoniche 20 squadre. La serie B ridurrebbe l’organico, passando da 22 a 20, mentre la Serie C avrebbe 60 compagini. Per quest’ultima la novità sostanziale però, verrebbe rappresentata dal passaggio da campionato professionistico a semiprofessionistico, con regolamenti semplificati per oneri ed adempienze.

Altra proposta cara a Gravina, l’inserimento delle seconde squadre. Da definire principi e modalità. Infine, uno sguardo al futuro e la volontà di prepararsi per ospitare Euro 2028 in Italia.

AREA ECONOMICA – Il miglioramento di situazioni economiche precarie, come quelle che attanagliano la serie C, facendo leva anche su una vendibilità del logo FIGC all’estero. Nei programmi anche una riorganizzazione dei diritti.

AREA ETICA – La creazione di un movimento che esalti la trasparenza del calcio e che porti al combattere problemi come quelli del doping o del calcioscommesse, temi troppo cari al movimento calcistico italiano, causa anche di forti danni di immagine.

AREA SOCIALE – La volontà di valorizzare il territorio, di aprire dialoghi con i tifosi e integrare progetti per scuole ed università.

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