Genoa-Parma: conferenza stampa D’Aversa pre partita

Dopo aver svolto l’allenamento in mattinata al Centro Tecnico di Collecchio, mister Roberto D’Aversa ha incontrato i giornalisti per la solita conferenza stampa pre-partita.

“Giocare alle 12.30 è una questione di abitudine, è una problematica per tutti. Ci si ritroverà a pranzare molto presto e ci sarà una colazione facoltativa. L’orario è uguale per tutti e non deve assolutamente essere un alibi o una scusante. Sulla formazione dovrò fare delle valutazioni fino all’ultimo momento, considerando anche la rifinitura di questa mattina. Ma sono scelte che faccio sempre all’ultimo momento anche perché credo che sia una forma di rispetto nei confronti dei ragazzi meditare su chi mandare in campo.

“Premesso che tutti i calciatori meriterebbero di giocare, ma inizialmente, purtroppo, ne devo scegliere soltanto undici. Siligardi? Devo dire che lui ha fatto molto bene, per quanto riguarda le scelte definitive devo valutare tutte le situazioni. E’ chiaro che non giocava una partita dall’inizio da tanto tempo, quindi dovrò valutare le condizioni sue, quelle di Amato. Ci sono diverse alternative sugli esterni, posso scegliere uno o l’altro oppure entrambi. E’ una scelta che mi riserverò fino alla fine“. 

“La forza di un gruppo deve prevalere e fare affrontare una partita a prescindere dal numero degli assenti.Sono molto fiducioso, perché lì dove ci sono delle difficoltà a livello numerico deve prevalere la forza del gruppo che ha dimostrato di poter fare cose importanti nei momenti di difficoltà. Sotto questo punto di vista sono molto sereno, perché chi scenderà in campo vorrà dimostrare di aver raggiunto una forma di condizione ottimaleoppure che l’allenatore ha sbagliato nelle scelte. Sotto quest’aspetto sono abbastanza fiducioso”. 

“Spesso si analizza la situazione infortunati, ma tre sono la conseguenza della passata stagione. Quelli di quest’anno sono cinque, una media che hanno tutti quanti. Sicuramente dispiace per il tipo di infortunio, perché Sierraltasi è fatto male calciando un rigore nella rifinitura mentre Grassi e Inglese sono costretti a stare fuori per delle botte prese ed in carriera me ne ricordo ben pochi di infortuni di questo tipo. Poi si cerca di analizzare e migliorare tutto, ma ci sono anche delle casualità. A livello di problemi muscolari dovuti al lavoro mi viene in mente Gazzola che si è fatto male prima dell’amichevole contro la Sampdoria oppure Biabianyche veniva da un percorso particolare perché non giocava da 4 mesi e per forza di cose qualcosa si deve concedere. Quello di Gervinho è una cosa molto leggera, per fortuna nella gestione abbiamo avuto precauzione nei suoi confronti. Giocava in un campionato con un’intensità diversa rispetto a quello italiano o comunque europeo e certe cose vanno messe in preventivo”. 

“Io non credo nella sfortuna o nella fortuna, io credo nel lavoro. Gli episodi condizionano un risultato ma questo vale in maniera positiva e negativa. Questo gruppo ha molto nonostante quello che si è passato quest’estate. Noi dobbiamo cercare di portare i punti a casa e raggiungere l’obiettivo salvezza. Il resto lo lascio agli altri perché ci sono abituato”. 

“Abbiamo ancora ampi margini di crescita, non bisogna mai sentirsi arrivati ed appagati. È giusto analizzare gli errori per cercare di migliorarsi sempre sia sotto l’aspetto della condizione fisica sia sul gioco. E’ normale che col tempo e con la continuità si possano migliorare determinate cose sul piano estetico. L’Empoli, per dire, porta avanti un sistema e delle idee da 5-6 anni”. 

“Bruno Alves e Riccardo Gagliolo sono recuperati al 100%. E’ chiaro che hanno qualche problemino ma questo sta a dimostrare il fatto che loro comunque vanno in campo anche con qualche difficoltà e questo sottolinea l’attaccamento alla maglia di questi ragazzi. C’è un forte senso d’appartenenza a questi colori e questo va evidenziato“. 

“In un percorso di crescita ci siamo dentro tutti quanti, i calciatori ma anche io stesso che sono giovane e devo crescere. Se si analizza il percorso dell’anno scorso non posso dire che a questi ragazzi sono mancati gli attributi, perché con tante situazioni abbiamo vinto un campionato. Detto ciò, non mi piace parlare del passato. Penso a domani perché affronteremo una squadra che se dovesse vincere la partita da recuperare contro il Milan sarebbe seconda in classifica e questi risultati non arrivano per caso. Giocheremo in uno stadio molto difficile, con un pubblico che porta a dare più del 110%. Pensiamo a quello che c’è da fare e non a quello che abbiamo fatto“. 

“Piatek è il capocannoniere del campionato ma il Genoa non è solo lui. E’ un calciatore importante, che ha segnato in tutte le partite e che ha doti importanti in qualità di dribbling. Il Genoa ha tanti calciatori che però possono far male, dovremo essere bravi a lavorare sin da subito mentalmente ragionando su una squadra di valore che se si ritrova ad essere in una posizione importante di classifica perché ha dei valori. Faccio un esempio su tutti, Criscito, che è un nazionale italiano”. 

“Iacoponi? Di impossibile nella vita non c’è nulla, fa piacere vedere calciatori importanti in questa categoria. Ha vinto due campionati, ora affronta questa Serie A e sta dimostrando di poterci stare alla grande. Questo vale per lui ma anche per gli altri. Mancano i gol sui calci piazzati? In A aumentano le difficoltà e la struttura, possiamo fare meglio perché abbiamo le potenzialità per essere pericolosi anche sotto questo aspetto”.

di Aurora Levati

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