La finale dei sogni dell’Atp 1000 di Madrid tra Dominic Thiem e Alexander Zverev è stata davvero a senso unico, lungi dal punteggio che non ha espresso oggettivamente quello che si è visto in campo.
Il match ha visto due set giocati e finiti praticamente in fotocopia.
Pronti via, nel primo gioco del primo parziale Dominic Thiem non è completamente centrato, ed è vittima del cinismo del suo avversario che concretizza subito la palla break per portarsi in vantaggio. Dopo aver conquistato il break, il tedesco non concede nulla nei suoi turni di servizio e soprattutto gioca un numero molto interessanti di vincenti, punendo la scelta di Thiem di tornare a rispondere molto dietro la linea di fondo.
Il set segue l’andamento dei servizi fino al 6-4 finale per Alexander, che non concede nulla se non nel game finale in cui ha chiuso i giochi della prima partita.
Sotto 0-30 però, sul momento di chiudere, il tedesco ritrova la prima di servizio e non concede nemmeno una chance al povero Thiem di piazzare il contro-break.
Il primo set è un connubio tra il meraviglioso cinismo di Zverev e la prestazione opaca di Thiem, vittima probabilmente di non aver spinto come nelle partite precedenti, in particolare con il rovescio.
Dominic sembra davvero non pervenuto, non mostra psicologicamente di poter entrare in partita e ciò si vede non appena inizia anche il secondo set.
Il copione del secondo parziale è completamente analogo a quello del primo, con Zverev che punisce la bassa percentuale di prime del suo avversario e concretizza un altro break nel primo gioco del secondo.
Thiem non sembra reagire e rischia di subire un altro break, ma fortunatamente la prima di servizio oggi è stata l’unica arma che gli ha permesso di conquistare qualche gioco in più.
Come anche nel primo set, Zverev non rischia nulla e prosegue filato verso la vittoria finale che si materializza con il punteggio di 6-4 6-4.
A testimonianza di quanto non sia riuscito ad entrare in partita Thiem, per via anche del servizio del tedesco, ci sono i numeri:
- Zverev l’83% dei punti con la prima di servizio e il 68% con la seconda.
- Thiem ha numeri abbastanza convincenti al servizio, dovuti comunque al fatto che Zverev ha sempre amministrato il risultato senza strafare, ma ha un incredibile 0/0 sulle palle break, non avendone avuta nemmeno una.
L’austriaco perde la sua seconda finale consecutiva qui a Madrid, dopo quella del 2017 contro Nadal, ma esce comunque a testa alta da un torneo fantastico che lo ha visto interrompere la striscia vincente sul rosso proprio del numero uno spagnolo.
Alexander Zverev vince il suo terzo Atp 1000, alla quarta finale disputata. Numeri impressionanti per un tennista che, ricordiamo, è del 1997. 21 anni e già è entrato nella cerchia ristretta di coloro che hanno almeno 3 Atp 1000 nell’era Federer-Nadal: cioè Djokovic Murray Federer e Nadal.
Dopo un 2018 non emozionante, nonostante una finale raggiunta a Miami, Zverev finalmente vince un torneo giocando davvero bene e dimostrando di essere sempre più pronto per consolidarsi ai vertici della classifica.
Adesso manca solo la conferma in uno Slam, dove non ha mai convinto.
Nel frattempo, il tedesco cercherà di difendere la vittoria del 2017 a Roma, settimana prossima.
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