KIRICOCHO CHIELLINI – Prima del rigore decisivo sbagliato da Saka, il capitano degli Azzurri ha usato una vecchia “maledizione” contro il giocatore dell’Inghilterra. Chiellini ha urlato “Kiricocho!”, anatema che ha origine in Argentina.
Cosa significa Kiricocho?
I primi ad accorgersi del labiale di Chiellini sono stati alcuni osservatori sudamericani e il perché è presto spiegato. La leggenda legata a questo anatema, infatti, nasce in Argentina grazie a Carlos Bilardo, Ct dell’Albiceleste che vinse i Mondiali nel 1986. Prima ancora, nel 1982, l’allenatore guidava l’Estudiantes, club del quale era tifoso tale Kiricocho. Quest’ultimo aveva la nomea di essere uno iettatore in quanto, ogni volta che assisteva agli allenamenti della squadra, qualche giocatore si infortunava. Bilardo decise allora di mandarlo a seguire tutte le squadre avversarie, così da indirizzare nei loro confronti l’influenza negativa. Il risultato? L’Estudiantes vinse il campionato Metropolitano, perdendo una sola partita contro il Boca Juniors, curiosamente l’unica squadra che non era stata visionata da Kiricocho.
Prima del capitano degli Azzurri, anche Capdevila aveva fatto lo stesso in occasione di un’altra finale, quella dei Mondiali 2010: il difensore della Spagna aveva usato l’urlo contro l’olandese Robben, lanciato tutto solo verso la porta di Casillas. Neanche a dirlo, l’ex Bayern sbagliò un gol all’apparenza piuttosto semplice. Conscio del potere della parola, Chiellini ha così pensato di utilizzarla per “maledire” il tiro di Saka. Contattato da Christian Martin, giornalista di ESPN Argentina, il ‘Chiello’ ha confermato attraverso un video messaggio: “Ciao Christian, ti confermo tutto. Kiricocho!”.
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