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Come Funziona il Campionato dell’Arabia Saudita: Calciomercato, Stipendi e Regolamento

L’Arabia Saudita sta diventando un epicentro per il calcio, grazie alla flessibilità finanziaria dei club locali, e l’assenza di regole rigide sul Fair Play Finanziario. Questo “rinascimento calcistico”, guidato dal progetto Vision 2030 del Principe Mohammed Bin Salman, prevede massicci investimenti in 13 settori, tra cui lo sport e, più specificamente, il calcio. Questa strategia punta alla possibilità di ospitare la Coppa del Mondo entro il 2030 o 2034.

Come Funziona il Campionato dell’Arabia Saudita: Calciomercato, Stipendi e Regolamento

La Saudi Pro League, sorta negli anni ’70, è attualmente composta da 16 squadre e sta vivendo una fase di trasformazione, con l’avvento della privatizzazione dei club, precedentemente sotto il controllo della famiglia reale. Alcune delle squadre più prestigiose, come Al Nassr, Al Hilal, Al Ittihad e Al Ahli, sono in gran parte di proprietà del fondo PIF, mentre il 25% appartiene a proprietari privati.

La regolamentazione che consente fino a otto giocatori non originari del luogo per squadra ha reso la Saudi Pro League un punto di riferimento per i migliori talenti europei. L’obiettivo del campionato è posizionarsi tra le prime 10 leghe del mondo, seguendo il modello della Premier League inglese.

Nonostante le sue ambizioni, la lega ha ricevuto critiche dalla UEFA. Il presidente Ceferin ha recentemente sottolineato che i club sauditi dovrebbero concentrarsi su investimenti nei settori giovanili e sullo sviluppo dei propri giocatori, piuttosto che acquistare giocatori vicini al termine della loro carriera. Questo suggerisce la preoccupazione che l’Arabia Saudita possa diventare la sede di una nuova Superlega. Questo rivolgimento del calciomercato globale segna una nuova era per il calcio in Arabia Saudita, con implicazioni significative per il futuro dello sport.

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