Bologna-Benevento, il “fulcro” di un sogno risorto

Bologna è una regola. Titolo netto, criptico, aperto a molteplici interpretazioni, ispiratore di curiosità. Luca Carboni, noto artista bolognese, ha voluto intitolare così uno dei suoi più recenti lavori, questa “ballata” in onore della sua città.

Una canzone sulla magia e l’inquietudine del capoluogo emiliano, sentimenti che sono propri di vite che in quelle strade si perdono o si salvano, rimangono sopraffatte o si realizzano, che restano o partono, magari per non tornarci più.

E già, Luca Carboni ha dedicato queste sensazioni alla sua città, a Bologna. Ma sembra incredibile come i versi dedicati alla città felsinea, teatro della prossima trasferta del Benevento, si addicano perfettamente a ciò che la città e la squadra sannita stanno vivendo, provando.

Il primo elemento, la magia. È l’aria che si respira pensando al Benevento da venti giorni a questa parte. La magia di aver iniziato un percorso, in una strada fiorita, bellissima, che per troppo tempo era rimasta buia e tetra alimentando incubi e voglia di chiudere in fretta un capitolo. La magia, di aver iniziato tutto a cavallo delle feste natalizie e del giorno della Befana, per antonomasia “giorno delle streghe”.

La magia di ritrovarsi ultimi in classifica a -8 dalla salvezza, ma con la consapevolezza, adesso, di poterci credere davvero, con la forza e la voglia di combattere di una squadra che deve andare in Europa; consapevolezza di una commovente tifoseria che al Dall’Ara si ritroverà in 2500 unità, oltre ad accrediti e biglietti venduti in altri settori dello stadio.

Quasi 3000 cuori, proveniente da tutta Italia: Bologna, snodo principale fra Italia settentrionale e centromeridionale, sarà fulcro dell’immensa passione giallorossa. 3000 anime circa che rappresenteranno una terra, il Sannio, che ha ripreso a sognare.

Sogno che, non si può nascondere, è vissuto con inquietudine. Intesa come trepidante attesa di voler continuare a credere in un’impresa, con la volontà di farlo ma con l’ansia di non riuscirci. Col tremendo assillo che quella fra il 31 dicembre e il 6 gennaio sia stata solo un’effimera settimana di gioia, con un calendario che realisticamente mette in difficoltà e non poco la Strega. E poi la squalifica di Lucioni; “ce la farà il Benevento senza il capitano?”. E un mercato ancora in fermento…

Quante cose sono racchiuse in questa magia e questa inquietudine; quante cose sono immerse in una semplice partita di calcio. Queste parole le può pronunciare e pensare chi questo sport lo vive con freddezza e amorfismo. Bologna-Benevento è tutto questo ed altro.

Sentimenti di persone che in quelle strade si “perdono o si salvano”. Effettivamente vista la spasmodica attesa che si sta vivendo sembrerebbe più o meno così. Il teatro non saranno le strade ma il Dall’Ara. Sicuramente parlare di salvezza o retrocessione sarebbe avventato alla seconda giornata di ritorno, di certo non è l’ultima spiaggia.

Di sicuro però è una partita che può valere molto in questi termini, potrebbe essere il match che da quella spinta definitiva ai giallorossi per agganciare stabilmente il treno delle antagoniste. Così come una sconfitta potrebbe vedere riallontanarsi leggermente  quel vagone pieno di magia.

Sicuramente, oltre alla classifica, è una partita dove il Benevento vuole confermarsi una squadra in grado di mettere in difficoltà chiunque in questa categoria, anche fuori casa dove ancora si deve muovere l’ultima casella con lo 0, dove la Strega non vuole “rimanere sopraffatta” ma vuole “realizzarsi” per raggiungere quel giusto grado di maturità.

Bologna- Benevento potrebbe essere l’appuntamento buono per mettere in pratica ciò; i felsinei non vivono un buon momento, dopo le 4 sconfitte in 5 partite raccolte in un mese ed una piazza diventata poco paziente ad altri tipi di battute di arresto, soprattutto fra le mura amiche.

Manna dal cielo per Donadoni, il mancato trasferimento di Verdi al Napoli, dopo il palesarsi del desiderio del giocatore, determinato a concludere il suo percorso di crescita in Emilia. Notizia, appunto, che ha allietato gli animi di un ambiente irrequieto.

Netta contrapposizione al periodo felice ed entusiasmante della Strega, turbata solo dall’esito della vicenda doping che vede coinvolto il capitano Fabio Lucioni. E non si dica che il fattore psicologico incida poco. Sarà una partita da combattere e vincere anche a livello nervoso.

Una partita che squadra e tifosi giallorossi vogliono portare a casa, per “restare” ancora di più in orbita di un paradiso meraviglioso, per vivere ancora giornate di grazia sportiva e non “ripartire dal Dall’Ara col timore magari di non tornarci mai più”.

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