Benevento-Napoli: il derby campano torna nel Sannio dopo 13 anni

Quasi tredici anni. È passata quasi una generazione da quando le strade calcistiche di Benevento e Napoli si sono incontrate per la prima e ultima volta in campionato, sul terreno dell’allora Santa Colomba.

Storia di un derby campano considerato, fino a quel momento, impossibile da vivere, due realtà sportive separate da cammini troppo diversi, da chi aveva assaporato da soli 15 anni il sapore di vincere uno scudetto con il giocatore più forte del mondo dei suoi tempi, quel “Dio” Argentino di nome Maradona. E da chi, di contro, aveva appena assaggiato la meraviglia e la felicità con retrogusto amarissimo per i “fatti” di Crotone, di disputare un play-off per quella serie B sempre sognata nel Sannio.

Invece, la stagione 2004-2005, i problemi finanziari dei partenopei e la retrocessione attribuita dalla giustizia sportiva, hanno regalato a due città distanti appena circa 80 chilometri, vicine ma comunque distanti per caratteristiche e storie diverse, un inedito derby in Serie C1.

Quel giorno di tredici anni fa rimase storico. Storie di altri tempi, storie di altri uomini. Dopo quel 13 Marzo le strade di Benevento e Napoli si divisero nuovamente, per quasi 3 lustri; e per chi avesse voluto parlare di una partita fra le due compagini, fino all’8 Giugno del 2017, la memoria sarebbe dovuta tornare a quelle squadre, a quel Napoli di Capparella, Montervino e Pià, a quel Benevento di Lotti, Menolascina e Imbriani.

E invece, dopo questo periodo in cui è successo di tutto, la Strega ha iniziato a volare, arrivando dove la mente di chi era presente 13 anni fa non potesse mai arrivare.

Già, Benevento-Napoli è un derby da serie A. Il posticipo della 23^ giornata si giocherà in quello che oggi è il Ciro Vigorito. Una partita dal sapore speciale, la classica sfida Davide contro Golia. Al Vigorito di Benevento scenderà la squadra capolista del torneo, che insegue il sogno di rivincere uno scudetto, contro l’ultima della classe, quella strega che invece deve sperare in un miracolo per restare nella massima serie. Gli ingredienti per un derby frizzante, insomma, ci sono tutti.

CI VORREBBE UNA STREGONERIA

Sì Benevento, ci vorrebbe una stregoneria. Ne vale delle residue speranze salvezza, ne vale soprattutto di una soddisfazione immensa da poter regalare alla piazza, alla vera piazza beneventana, quella che avrebbe solo piacere nel vedere trionfare i colori giallorossi e anche di chi, se abbracciato da una “doppia fede”, per una sera non abbia occhi, sinceri e non di apparenza, che per quei due colori caldi, intrisi di passione.

Passione, voglia di combattere che il cuore del tifo Beneventano non ha mai lesinato e che vorrebbe trasmettere agli undici con la maglia giallorossa.

Non varrà la salvezza o la retrocessione, si tratta di onore e di orgoglio. L’orgoglio di far trionfare quella maglia, quell’identità su chi è considerato troppo più forte, su quella squadra con un blasone elevatissimo, su chi sulla carta ha pieni poteri nel decidere se fare 2 o 3 gol. Di sovvertire un pronostico già scritto. La storia è fatta per essere ricordata, e quella di una vittoria sul Napoli (o anche la conquista di un punto) resterebbe per sempre nella memoria.

I CONTI CON LA REALTA’

È inevitabile, però, fare un’analisi dello stato attuale delle cose. Come detto, la differenza fra le compagini sembra davvero troppa per essere colmata con una partita “solo” giocata alla morte.

Se il Benevento vuole giocarsela, deve provare a mettere in campo una concentrazione folle, ben altra roba rispetto a ciò che si è visto nelle due ultime partite con Bologna e Torino. Sicuramente la sosta dopo la vittoria con la Sampdoria, e la successiva squalifica di Fabio Lucioni, hanno spezzato quel piccolo incantesimo che sembrava aver regalato alla Strega la retta via, facendola sprofondare nuovamente in un tunnel buio.

Le notizie di mercato di certo non hanno aiutato, per una squadra che ha bisogno della massima tranquillità psicologica per rendere al meglio, in una situazione già difficile.

Adesso il mercato è chiuso, con questo gruppo De Zerbi si giocherà tutto. E lo scoglio Napoli sicuramente non era il più gradito per ripartire. È pur vero, però, che tante volte queste partite potrebbero “favorire” quelle squadre che hanno poco da perdere.

Sicuramente, infatti, fra le due ha molto di più da perdere il Napoli, che non potrebbe permettersi assolutamente un passo falso in ottica duello scudetto. È proprio qui che il Benevento deve far leva: scendere in campo senza paura, con la convinzione che tutto ciò che verrà può essere qualcosa di positivo e guadagnato.

Sognare non costa nulla, scendere in campo già sconfitti è il crimine più grande. Si chiede questo al Benevento,  le differenze tecniche sono marcate e nessuno ha dei veli davanti agli occhi. Sputare sangue fino all’ultimo secondo, rimanere senza fiato come chi domenica, su quei gradoni, rimarcherà il nome di Benevento e del Sannio, fieri delle proprie tradizioni e della propria terra. E poi quel che sarà, sarà.

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