Si è raccontato ai microfoni di YSport, Mario Antonio Salgado. La sua storia dal Cile ad un tour di tutte le leghe del calcio italiano.
Di seguito l’intervista integrale realizzata dalla redazione di YSport:
Raccontaci un po’ del ritorno in Cile.
“Sono stato dieci anni in Italia, tornare in Cile mi ha reso felice perché ho avuto la possibilità di rivedere amici e familiari, così i primi due anni, ho giocato nella squadra del Colo-Colo, lì mi sono divertito anche se non ho giocato come volevo per le mie aspettative e le aspettative della squadra, perché ero reduce da un infortunio abbastanza particolare al ginocchio, non è stato un anno facile. Dopo qualche anno l’Italia ha iniziato a mancarmi perché lì ho lasciato amici che ancora oggi mi mancano molto.”
Cosa pensi del calcio italiano?
“Il calcio italiano per me è sempre stato uno dei più belli al mondo, ho avuto anche la fortuna di conoscerlo dal vivo in tutte le sue sfumature, Seria A, B e anche C. La crisi attuale? Purtroppo ancora oggi, il calcio italiano paga una ferita difficile da rimarginare, parlo di calciopoli. Fra qualche anno sono sicuro che il livello calcistico italiano tornerà ad essere altissimo, con grandi campioni ma ci vuole tempo, non è facile, bisogna lavorare per far tornare il vecchio calcio italiano.”
La tua esperienza in Italia?
“Dovendo fare una somma o dare un risultato finale della mia esperienza in Italia, posso dire che sono stato benissimo. Nonostante io non abbia giocato molto negli ultimi anni, perché magari non avevo la maturità per affrontare un calcio così difficile e sebbene ero una promessa qua in Cile non ho potuto fare un anno intero calcistico qui prima di partire per l’Italia. Quando sono arrivato a Brescia, in serie A, ero svantaggiato in quel senso, per la mancanza di partite, questo fattore non ha giocato a mio favore, però mi porto il ricordo di aver giocato con dei campioni come: Roberto Baggio, Guardiola, Luca Toni e tanti altri giocatori che hanno dato molto al calcio italiano”.
Dove ti sei trovato meglio?
“Posso concludere dicendo che, nonostante io non abbia brillato a livello calcistico qui in Italia, per me è stata comunque una bellissima esperienza. Dico questo perché ho conosciuto tutta l’Italia con Brescia, poi un anno a Verona in prestito, subito sono andato alla Ternana poi a Foggia. Quest’ultima è la città dove personalmente mi sono trovato meglio, lì ho lavorato anche abbastanza bene, è mancato solo vincere il campionato; non ci riuscimmo nell’obiettivo ma per pochissimo e molto probabilmente è una ferita che rimarrà per sempre. Erano molti anni che il Foggia non andava in serie B e sarebbe stato per noi tutti un traguardo bellissimo, non ci siamo riusciti ma è stato comunque un bellissimo anno. Ho molti amici a Foggia, indubbiamente anche a Brescia, Torino, Avellino, ma dove ho più amici è lì in Puglia, la gente lo sa che è il posto dove mi sono trovato meglio, sia calcisticamente che non.”
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