Il sessantasettenne Gaetano Miccichè è da ieri il nuovo numero uno della Lega Serie A. Presidente di Banca Imi e membro del Consiglio di amministrazione di Rcs, è stato eletto all’unanimità dalle 20 società del massimo campionato italiano.
Miccichè entrerà in carica quando sarà rinnovata completamente la governance, con l’ad, i quattro consiglieri di Lega, quello indipendente e i due federali, e si concluderà quindi il commissariamento affidato al presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Micciché vanta un lungo elenco di collaborazioni con società prestigiose, raggiungendo traguardi importanti con Yomo, Piaggio, Prada, Esaote, Sigma Tau, NH Hotel, Fca, Ntv, Impregilo, Rcs, ma anche alcuni risultati negativi, vedi Alitalia.
Fratello del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e più volte sottosegretario e ministro nei governi Berlusconi, Gianfranco Micciché, e fratello anche di Guglielmo, vice presidente del Palermo di Zamparini.
Definito un “uomo di sport” dall’attuale Presidente del CONI Malagò, la realtà dei fatti dice che Micciché ha un passato da banchiere importante, e forse ingombrante, per un movimento che sta forse vivendo il punto più basso della sua storia. C’è tanto da ricostruire, c’è molto da mettere in ordine, dopo la cocente eliminazione della Nazionale Italiana dai playoff per i Mondiali di Russia 2018.
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