Setti a L’Arena: “Il Verona non vale meno di 70 milioni”

Maurizio Setti, patron dell’Hellas Verona, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano veronese L’Arena, soffermandosi a 360 gradi su tutto il mondo Hellas. Uno degli elementi che ha fatto maggiormente interrogare i tifosi sono state le voci in merito al rapporto tra Setti e Volpi per quando riguarda la gestione del Verona.

Queste le sue dichiarazioni: “L‘Hellas e HV7 sono controllate dalla Falco Investments, società di mia proprietà. Ho acquisito il 100% delle azioni nel tempo e la società ora è italiana, non ha più sede in Lussemburgo. Volpi? Quando l’ho conosciuto voleva che prendessimo il Bologna, ma io volevo solo il Verona. All’inizio mi ha aiutato con 5 milioni di euro, che poi ho restituito in un paio di anni”.

Ancora il presidente gialloblu sulla questione Volpi: “Con Sogliano lo abbiamo aiutato a salvare Lo Spezia. Ho preso dei giocatori con i miei soldi e poi ci ho rimesso pure. Da Chichizola, Giannetti, Baldanzeddu e Migliore. Avevamo un progetto tecnico insieme che comprendeva Verona, Spezia e Rjeka. Iturbe? Non nego che dietro ci sia il suo zampino. Ho chiesto mille volte a Volpi di entrare nel Verona e di lasciar perdere il resto. Non c’è stato niente da fare. Gabriele è fatto così, poi è arrivato Giampiero Fiorani il finanziere, un uomo con una cultura pazzesca, preparato e molto determinato. Con Volpi si sono interrotti i rapporti, si è alzato un muro tra me e lui ma credo che non sia colpa sua. Lui per me è un uomo solo, nonostante figli e nipoti“.

Setti parla del rapporto con il suo ex Direttore Sportivo Sean Sogliano, con il quale ha trascorso i primi tre anni della sua avventura veronese: “A Sogliano voglio bene ma lui si infiamma per i giocatori e non pensa al club. Mi ha portato gente in gamba come Ionita e altri ma anche tanti calciatori che hanno fallito, come Gonzalez, per il quale ho speso 2milioni e 400mila euro e poi anche gli oltre 800mila euro per Marquinho. Certo è stato il Verona dei cento punti in serie A in due anni ma poi abbiamo rischiato grosso. Chanturia, ad esempio, mai visto giocare, mi è costato un milione e 200mila euro. Insomma l’ultimo anno di quella gestione, siamo riusciti a spendere qualcosa come 38 milioni di euro di stipendi. Un follia per un club come il nostro. Jorginho al Napoli? Un affare, con l’aiuto di Giovanni Gardini“.

Continua Setti: “Prima di tutto viene il bilancio e poi tutto il resto, non voglio fare la fine del Vicenza o del Parma. Fallire sarebbe la peggiore sconfitta per questa società. Io dall’Hellas non guadagno nulla, giusto il rimborso per la benzina. Il Verona è a posto finanziariamente e vale 70 milioni di Euro. Se c’è qualcuno che sa fare calcio meglio di me, si faccia avanti. Intanto, nessun imprenditore locale si è avvicinato“.

Capitolo Pazzini: “Voglio un gran bene a Pazzini e al suo procuratore Tinti. Quest’ultimo ha dei giocatori che sono troppo cari per noi, però col Pazzo facemmo un tentativo e mi piace raccontarvi la verità: gli dicemmo che sarebbe stato il Toni del futuro. Poi una catena di infortuni ci condannò alla B. All’inizio di quest’anno, Pecchia fu chiaro con Pazzini. “Dovremo difenderci, Giampaolo, quindi è facile che tu partirai spesso dalla panchina“. Poi il resto l’hanno fatto i giornali e le tv , non noi

Come il Presidente, anche allenatore e DS sono al centro delle settimanali contestazioni dei tifosi: “Fusco è persona onesta e perbene, come del resto Pecchia. Entrambi sanno lavorare con i giovani e per questo vado avanti con loro. Credo che a fine stagione se ne andranno perché il rapporto con la piazza si è rotto. Vorrei che i tifosi però mettessero da parte le critiche perché se abbiamo una possibilità di salvarci, è quella di restare uniti. A me non importa chi gioca la domenica, non faccio il tecnico. Per me Calvano va benissimo ed è nostro. Tutti facciamo degli errori, compreso il sottoscritto. Li avranno fatti pure Fusco e Pecchia, ma vedono il calcio come piace a me“.

Setti ha poi concluso parlando di un’eventuale retrocessione, cercando di rasserenare i tifosi gialloblù: “L’anno prossimo se sarà Serie B faremo subito la squadra per risalire”.

 

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