MotoGP 2018, Gp Argentina: Espargarò contro Petrucci, Rossi attacca Marquez

Oltre alle alte temperature dei motori, in questa seconda gara del mondiale MotoGp 2018, si è registrata alta tensione anche sotto l’aspetto mentale. Un weekend di gara dove è accaduto davvero l’impossibile, dalla vittoria di Crutchlow all’incidente tra Marc Marquez e Valentino Rossi.

Vicenda Rossi-Marquez

Se lo spettacolo e l’ardimentosa impresa di Miller durante le qualifiche ci hanno letteralmente fatti alzare dal divano di casa, lo spettacolo della gara ha superato tutto. A sei giri dalla fine lo spagnolo Marc Marquez ha fatto cadere, durante un sorpasso, il “dottore” Valentino Rossi che in quel momento lottavano per la quinta posizione. Valentino Rossi dopo la caduta ha terminato la gara in diciannovesima posizione mentre lo spagnolo del team Honda Marc Marquez, nonostante avesse concluso la gara piazzandosi in quinta posizione, è stato penalizzato dai giudici di gara e retrocesso in diciottesima.

Al termine della gara Marquez, accompagnato dai fischi del pubblico argentino, è andato nel box Yamaha per scusarsi con Valentino Rossi di quanto accaduto. Nonostante questo gesto è stato allontanato dal team e dal “dottore”, che in mixed zone ha affermato: “Marquez fa quello che vuole, distrugge lo sport… È pericoloso, io ho paura a stare in pista con lui. Non mi sento tutelato dalla race direction. Marquez lo fa apposta“.

Queste le severe ma giuste parole di Valentino Rossi nei confronti del pilota spagnolo Marc Marquez, il quale ribatte così: “Quello che ha detto Valentino Rossi mi preoccupa zero. Tutti ricordano come era lui a 25 anni. Mi sono recato nel box Yamaha per porgergli le mie scuse; ma non le ha accettate. Sono io che accetto le sue condizioni“.

Risultati della gara di Termas de Rio Hondo

Nonostante la pole ottenuta, Jack Miller conclude la gara in quarta posizione. Gran premio di Argentina abbastanza “agitato” a causa delle avverse condizioni meteo che hanno costretto i commissari di gara a ritardare la partenza di mezz’ora rispetto all’orario prestabilito.

Ritardo servito ai team per capire quale fosse il tipo di pneumatico più adatto da utilizzare in gara. Dopo il warm-up i piloti e i rispettivi team decidono di effettuare un cambio gomme, visto che la pista stava per asciugarsi. L’unico a non effettuare il cambio è stato Jack Miller che, nonostante abbia dominato tutta la gara restando sempre in testa al gruppo, deve accontentarsi del quarto posto.

Sul gradino più alto del podio troviamo l’inglese del team Honda Cal Crutchclow, a seguire in seconda posizione il francese del team Yamaha Zarco e ad occupare il gradino più basso del podio è stato Alex Rins in sella alla sua Ducati. Quinta posizione occupata da Maverick Vinales su Yamaha, sesto posto per “Desmodovi” alias Andrea Dovizioso che non è riuscito a tenere costante la stessa grinta utilizzata nella prima gara del mondiale. A seguire, dalla settima alla nona posizione troviamo: Tito Rabat su Ducati, Andrea Iannone del team Suzuki e Syahrin su Yamaha.

A chiudere la topo ten l’italiano Danilo Petrucci su Ducati; quest’ultimo accusato da Aleix Espargarò: “Mi ha colpito più forte di Marquez“. Lo spagnolo del team Aprilia si è lamentato dell’assenza di penalità nei confronti del pilota ternano Danilo Petrucci.

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