Avellino-Anagni 1-1: le dichiarazioni di Graziani nel post partita

Intervenuto in conferenza stampa nel post partita di Avellino-Città di Anagni, l’allenatore dei Lupi, Archimede Graziani, ha commentato l’1-1 maturato questo pomeriggio al Partenio-Lombardi. Di seguito le dichiarazioni del trainer biancoverde.

“Sono ancora giovane (ride ndr), ma qualche annetto sulle spalle ce l’ho. In settimana avevo avuto il sentore che non sarebbe stata una partita facile, come non lo è nessuna in questo campionato. Qui non dobbiamo pensare che dobbiamo e possiamo vincere facilmente tutte le partite. Mettiamocelo in testa. La mia squadra deve capire che non dobbiamo per forza passare dalle paure per svegliarsi e arrivare a fare risultato. Bisogna cambiare l’atteggiamento supponente che ho visto in almeno 4-5 interpreti all’ingresso in campo, perchè non possiamo permettercelo. Questo deve cambiare e bisogna superare questo passaggio per crescere.”

“Qui si parla di arroganza. Ogni giorno si sente dire che siamo i più forti e i più belli, il ragazzino di 18 anni finisce per crederci e a quel punto i senatori devono cominciare a tirargli dei calci nel c**o. Questo gruppo è nato con me e sa bene cosa voglio da loro. In settimana io glielo faccio notare e l’unica ricetta che conosco per crescere sotto questo punto di vista è il lavoro. Non c’è altra maniera, devono darsi una svegliata e mettersi sotto, perchè non si nasce protagonisti e non lo si diventa con il nulla, con la voce di un procuratore o di un genitore, oppure guardando un ragazzino in giro per il mondo. Finchè ci sono io qui, devono capire come ci si comporta. Detto ciò, serve che i più anziani capiscano quando c’è da prendere a calci nel sedere i più giovani. E se non lo capiscono, c’è da prendere a calcioni anche i senatori.”

“Ve lo ripeto. L’Avellino non può vincere tutte le partite a mani basse in questo campionato. Ve l’ho detto già l’altra volta, noi dobbiamo fare un percorso durante il quale mi auguro di vincere il più possibile, di pareggiarne qualcuna e di perdere. Perchè si passa dalla sconfitta, l’Avellino Calcio è una squadra normale, che però ha un nome e un blasone diverso dalle altre. Ci sono squadroni costruiti per distruggere i campionati, ma che non si chiamano Avellino e fanno meno rumore.”

Il paragone col Mantova? Io credo che questa squadra sia anche più forte di quel Mantova là, ma bisogna star tranquilli e capire che non si possono vincere tutte le partite in un campionato del genere. Cosa manca? Io fino a dicembre non posso cambiare nulla, posso solo lavorare e provare a capire se mi si trasforma qualche altro giocatore, come è stato per Parisi, trasformatosi in positivo in tre settimane. Io sono contentissimo dei giocatori che ho, ma devo capire cosa mi possono dare da qui a dicembre.”

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