VERONA-LECCE – Se non era l’ultima spiaggia poco ci manca: l’Hellas Verona di Marco Zaffaroni era chiamato al successo questo pomeriggio contro il Lecce dell’ex Marco Baroni, autentica rivelazione di questa prima parte di campionato. Ancora Darko Lazovic sugli scudi, un calciatore ritrovato che sta continuando a lasciare il segno sul tabellino.
La Sintesi di Verona-Lecce
PRIMO TEMPO – Ci si aspetta l’arrembaggio del Verona ed invece sono i giallorossi a farsi preferire per ritmo e mole di gioco grazie alle combinazioni tra Strefezza, Di Francesco e Colombo. La partita è maschia, spigolosa, come non può che essere uno scontro salvezza. La prima occasione arriva all’alba del 34′ con un pericolosissimo contropiede di Strefezza che approfitta dell’errore di Hien e si invola verso la porta servendo Blin tutto solo sul secondo palo che però si fa ipnotizzare da un grande intervento di Montipò. Portiere scaligero che si ripete anche qualche minuto più tardi su un bel diagonale da dentro l’area di Di Francesco. Ma nel calcio, si sà, chi sbaglia paga: al 40′ il primo affondo del Verona è vincente grazie ad una zuccata di Depaoli sul perfetto traversone di Doig dalla sinistra.
SECONDO TEMPO – Come spesso accade nel calcio quando ci si aspetta una cosa accade puntualmente il contrario. Ti aspetti il forcing del Lecce, ed invece è il Verona a colpire con Lazovic al 54′ ottimamente imbeccato da Ilic (che un minuto prima aveva colpito una clamorosa traversa con bel mancino dal limite) trafigge ancora Falcone sul primo palo. I gialloblù sembrano proprio essersi sbloccati dopo il gol perché vanno ancora vicino al 3-0 con un gran tiro da fuori di Depaoli prima e una bella azione conclusa da Lazovic sul muro della difesa giallorossa. Finisce così nel tripudio del “Bentegodi”, il Verona c’è e lotterà fino alla fine.
UN ALTRO VERONA – Cinque punti nelle prime quindici giornate, sette nelle ultime quattro. La cura Zaffaroni continua a dare i suoi frutti e sembra rilanciare le ambizioni salvezza dei gialloblù. Ora l’Hellas si trova a “sole” quattro lunghezze dal quartultimo posto occupato attualmente dal Sassuolo (che giocherà domani a Monza), ha trovato solidità difensiva come testimoniano le due reti incassate nelle quattro partite giocate nel 2023, Ilic e Lazovic finalmente ispirati e un ariete davanti come Djuric che sulle palle alte diventa un fattore. La strada resta in salita, ma rispetto ad un mese in riva all’Adige si respira un’aria totalmente diversa.
LECCE SPENTO – Battuta d’arresto per la squadra di Baroni dopo sei risultati consecutivi. Il Lecce era partito meglio, ha sfiorato due volte il vantaggio sbattendo contro un grande Montipò, ma dopo il vantaggio del Verona è lentamente sparito dal campo. Certo una brutta prestazione non può rovinare un grande inizio di stagione, ma l’errore che non devono fare Strefezza e compagni è sicuramente quello di sentirsi appagati. La strada per la salvezza è ancora lunga.
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