Serie A 2022-23, domino di allenatori e dirigenti: il futuro di D’Amico, Sartori, Marroccu e Romairone

SERIE A 2022-23 – Quando manca appena una giornata alla fine del campionato 2021-22, è già tempo di pensare al prossimo mercato estivo e alla composizione delle aree tecniche che verranno: dai dirigenti agli allenatori della nuova Serie A, è atteso un dòmino che rischia di riservare sorprese non indifferenti.

Partiamo dall’Atalanta, protagonista di una stagione caratterizzata da alti e bassi, ma soprattutto dalla cessione della maggioranza delle quote societarie da parte del Presidente Antonio Percassi: tale operazione potrebbe aver condizionato, anche inconsciamente, lo stato d’animo dello spogliatoio bergamasco, incapace di rendere il “Gewiss Stadium” un fortino, contrariamente al rendimento esterno (il doppio dei punti sono stati conquistati in trasferta, ndr).

In attesa di capire quale sarà il futuro di mister Gian Piero Gasperini, è certo di dire addio alla Dea il Direttore Sportivo Giovanni Sartori, promesso sposo del Bologna. Al posto del 65enne lodigiano, mai veramente in simbiosi con il Gasp, dovrebbe andare Tony D’Amico, attuale DS dell’Hellas Verona, club intenzionato a cambiare più di un elemento del proprio management sportivo. In bilico, infatti, ci sarebbe anche Igor Tudor, allenatore che ha valorizzato al meglio l’eredità lasciata da Ivan Juric e vorrebbe alzare l’asticella delle sue ambizioni: nelle ultime ore, però, il croato è in rotta di collisione con il patron Maurizio Setti, come raccolto dalla nostra redazione. Se Gasperini dovesse chiudere qui il suo ciclo nerazzurro, l’ex difensore della Juve potrebbe essere preso in seria considerazione dalla stessa Atalanta.

Chi, dunque, al posto di D’Amico e Tudor? In caso di partenza dell’intera area tecnica, è ormai certo l’approdo in riva all’Adige del Direttore Francesco Marroccu, ancora impegnato con il Brescia nei playoff di Serie B. Una volta terminata la stagione con le Rondinelle, il dirigente sardo dovrebbe definitivamente stringere la mano del numero uno gialloblù. Per la panchina, invece, resta in pole Paolo Zanetti, che ha un lungo contratto in essere con il Venezia (scadenza 2025, ndr), società (retrocessa in cadetteria) che ha esonerato l’ex Ascoli a tre giornate dal termine.

Attenzione, inoltre, alla posizione di Giancarlo Romairone, tesserato con il Bari di Luigi De Laurentiis fino al prossimo 30 giugno. Fermo da circa 18 mesi, potrebbe fare ritorno a Verona, dove fu protagonista di annate positive con i colori del Chievo dal 2017 al 2019. In tal caso, è necessario che si sblocchino determinate situazioni proprio sull’asse Bergamo-Verona.

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