“Voglio il figlio calciatore”, un desiderio espresso da milioni di papà e mamme italiani. Ma la domanda che tanti genitori si pongono per i loro futuri campioni è “a che età iniziare la scuola calcio“? Nel mondo dello sport iniziare fin da piccoli è importantissimo se si vuole arrivare a giocare ad alti livelli e avere una carriera rosea davanti a sé. È così anche nel mondo del pallone, lo sport più amato da noi italiani.
Quando iniziare la Scuola Calcio: a quanti anni si va?
Diciamo che non esiste un’età più o meno giusta per iniziare la scuola calcio. Innanzitutto sarebbe bello e giusto far divertire il proprio figlio con il pallone tra i piedi già in tenera età. Dai due-tre anni il bambino si abituerà a giocare con la palla tra i piedi e potrà innamorarsi di questo fantastico sport. Il tutto per sviluppare i primi accenni di coordinazione, ma anche la voglia di giocare. Senza pressioni e soprattutto senza obblighi. Lo sport deve essere prima di tutto divertimento, a maggior ragione se parliamo di bambini.
Il calcio vero e proprio, però, può iniziare tra i 7 e gli 8 anni d’età. Fino a quel momento, infatti, i bambini non sono portati a capire regole e ruoli di un gioco apparentemente semplice ma molto complesso. È senza subbio l’età giusta per iscrivere il proprio figlio a scuola calcio.
Discorso diverso se parliamo invece di livello agonistico. La competitività dovrebbe iniziare ad entrare in gioco intorno ai 12 – 13 anni d’età. È qui che entra in gioco la formazione calcistica vera e propria, così come l’allenamento. A 12 anni un bambino è perfettamente pronto a sviluppare la muscolatura, in uno sport che allena soprattutto le gambe e la resistenza. È consigliabile infatti affiancare alla pratica del calcio la palestra o il nuoto. Il calcio non è considerabile uno sport completo.
Il consiglio migliore che possiamo dare ai genitori che vogliono iscrivere il proprio figlio a scuola calcio e magari, un giorno, vederlo calcare i campi della Serie A è uno solo: capire quando il bambino si diverte e ha voglia di giocare ancora, ancora e ancora. Meglio analizzare singolarmente ogni situazione e non fare discorsi generali. Solo voi genitori sapete cosa può essere migliore per vostro figlio a quell’età. Quando vedrete il vostro bambino sorridere nell’attività che avete pensato per lui, allora sì che avrete fatto la scelta giusta.
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