Regola del Fallo di mano: cosa dice il regolamento

La regola del Fallo di Mano nel Calcio: Cosa dice il Regolamento

Uno dei grandi dilemmi per i tifosi e amanti del calcio è proprio quello sul fallo di mano! Infatti, negli ultimi 6/7 anni si sono aggiunti sempre più dettagli e modifiche alla regola rendendola di non facile comprensione. Andiamo, in questo articolo, a snocciolare tutte le particolarità ed eccezioni sul fallo di mano!

Cosa dice il Regolamento

Il fallo di mano è disciplinato nel Regolamento del Giuoco del Calcio nella Regola 12 (pagina 92).

Partiamo col dire che per determinare un fallo di mano dobbiamo tenere in considerazione 3 casistiche:

  • caso 1: contatto intenzionale con il braccio
  • caso 2: contatto non intenzionale ma con il braccio in posizione innaturale
  • caso 3: contatto non intenzionale con il braccio seguito da un gol

Vediamo come si deve comportare l’arbitro in ognuna di queste casistiche!

Caso 1: Contatto intenzionale con il braccio

E’ la casistica solitamente più facile da gestire per un arbitro in quanto, nel caso di un fallo di mano compiuto volontariamente da un giocatore, l’arbitro andrà sicuramente a dare un calcio di punizione diretto o un rigore alla squadra avversaria. Non è detto che debba per forza sanzionare con un cartellino tale fallo. Tutto dipende dal tipo di azione. Senza andare troppo nel dettaglio, semplificando, possiamo dire che se il fallo di mano ha poca influenza nell’azione generalmente l’arbitro non darà nessun cartellino, mentre la situazione cambia, quando il fallo di mano blocca un cross diretto ad un attaccante avversario che potenzialmente avrebbe potuto fare gol, in tal caso l’arbitro tirerà fuori un cartellino giallo. Nel caso in cui, invece, il giocatore commetta il fallo parando letteralmente il pallone con le mani di fronte alla porta, evitando così un gol certo, la sanzione sarà indubbiamente un cartellino rosso.

Caso 2: Contatto non intenzionale con il braccio in posizione innaturale

Qua, il fallo il mano, comincia a essere già più difficile da valutare per l’arbitro, ed è proprio da qui che spesso nascono i dibattiti sulle scelte fatte in campo.

In questo caso, partiamo dal semplice concetto che “se allarghi le braccia più di quanto sia opportuno, rischi di fare fallo”.

l’arbitro, per decidere, dovrà valutare i seguenti criteri:

  1. posizione del braccio rispetto al resto del corpo
  2. se il movimento del braccio è congruo alla dinamica del gioco
  3. l’intento del giocatore di ostacolare o meno l’azione

Facciamo un piccolo esempio: se un giocatore, con l’intento spazzare via il pallone in aria, il pallone tocca accidentalmente il braccio che risulta disteso in un movimento congruo all’azione che fa, in tal caso NON sarà considerato fallo, in quanto il braccio, è sì allargato, ma in una posizione congrua al movimento, e soprattutto, l’intento del giocatore non è quella di ostacolare un’azione, bensì di giocare il pallone.

Questa casistica presenta però delle eccezioni importanti:

  • non è fallo di mano se un giocatore riceve il pallone da un suo compagno di squadra, ed esso tocca accidentalmente il proprio braccio già in posizione estesa.
  • è fallo di mano, nella stessa identica situazione, se invece che il nostro compagno di squadra, è un avversario a tirare il pallone verso di noi, ed esso tocca accidentalmente il braccio già disteso.

Per valutare questi tutti i criteri e le relative eccezioni in modo corretto  entra in gioco la bravura e preparazione dell’arbitro, in quanto, durante una partita, si ha dei decimi di secondo per valutare e prendere una decisione rapida!

Caso 3: Contatto non intenzionale con il braccio seguito da un gol

Se un attaccante, tocca il pallone con la mano in modo accidentale e subito dopo segna un gol, esso va annullato a meno che i giocatori avversari abbiano avuto tempo e possibilità di ostacolare la progressione del giocatore. I criteri che abbiamo analizzato prima, quali la dinamica del gioco, ingombro del braccio e volontarietà del tocco, passano tutti in secondo piano. In questo caso, per prendere una decisione corretta, è importantissimo il fattore tempo, che intercorre tra il tocco e il momento del gol. Se troppo breve il gol va annullato.

 

Bisogna fare infine un piccolo appunto su quelle che sono le regole oggi. Ricordiamo che l’IFAB (International Football Association Board) ha il potere di introdurre, modificare, eliminare parti di regolamento in base all’evoluzione del gioco del calcio.

Perciò le regole spiegate oggi, possono essere modificate e aggiornate negli anni ad avvenire.

 

Leggi anche:

Chi è Stephanie Frappart: l’arbitro donna della Supercoppa Europea 2019

Orsato miglior arbitro del mondo 2020: i complimenti del Vicenza Calcio

Juventus-Fiorentina 3-0: Commisso furioso con l’arbitro nel post partita

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *