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Per il tricolore sarà una lotta a 3 tra Milan, Juventus e Inter

I rossoneri sono la squadra da battere, attenzione però alla qualità dei bianconeri e alla voglia di rivalsa dei nerazzurri

Siamo solo agli inizi, eppure la 5a giornata di Serie A ha già fatto intuire quali potrebbero essere da qui a giugno i rapporti di forza all’interno del massimo campionato di calcio. Sono bastate le 3 partite di cartello di un sabato di settembre davvero niente male, Fiorentina-Juventus, Milan-Inter e Lazio-Napoli, per confermare quelle sensazioni estive avute assistendo al precampionato delle big. La squadra da battere quest’anno è il Milan di Pioli. I rossoneri dominando il derby vinto contro l’Inter con il risultato di 3 a 2 hanno dimostrato di essere un gruppo coeso che ha un’idea di calcio che passa attraverso gli imprescindibili e imprendibili Leão e Theo Hernández, calciatori dalla classe cristallina maturati tatticamente. I loro strappi hanno creato scompiglio dalle parti della retroguardia interista, che ha anche sofferto la diga in mezzo al campo formata dal duo Tonali-Bennacer. Tutto questo ha portato alla realizzazione di 3 reti e di oltre 10 tiri nello specchio nerazzurro dopo appena 45 minuti. Dietro al Milan ecco la Juventus, che a livello qualitativo sarebbe anche superiore al Diavolo, ma finché non troverà la quadra non potrà dimostrarlo. Dopo la sontuosa campagna acquisti di quest’estate i giocatori ci sarebbero, manca però il gruppo, come si evince dal secondo tempo incolore della gara pareggiata per 1 a 1 contro la Fiorentina (con tanto di rigore parato da Perin a Jović). Questo succede perché Paredes deve ancora capire come prendere per mano i bianconeri permettendo loro di uscire palla al piede dalla mediana. In aggiunta i tanti infortuni, tra cui quello di Pogba, non stanno aiutando la crescita della squadra di Allegri.

Per quanto riguarda i nerazzurri non tutto è ancora perduto

Oltre a Milan e Juventus, c’è l’Inter. La formazione allenata da Inzaghi diversamente dallo scorso anno non parte in pole position, perché non si è rafforzata come le due storiche rivali, e soprattutto perché ha vissuto un’estate molto travagliata – la telenovela Škriniar ha lasciato il segno. Stando alle quote Serie A ha comunque ottime possibilità di vittoria, anche se contro il Milan è apparsa in confusione. La difesa, un tempo fiore dell’occhiello nerazzurro, prende troppi goal e contro le big sbanda paurosamente – tre i goal subiti contro la Lazio e tre contro il Milan. Non solo: il centrocampo non riesce più a costruire trame offensive degne di nota – Barella nel derby è sembrato “un fantasma” – e intanto Lukaku è ai box fino a ottobre. C’è però un aspetto su cui lavorare che fa ben sperare per il futuro: quando l’Inter decide di accelerare fa male all’avversario.

E il Napoli?

Il Napoli, che rimontando la Lazio sabato sera ha fatto vedere cose interessanti, ha qualche chance in meno di trionfare a fine stagione. Storicamente la formazione di Spalletti fa fatica a reggere la pressione psicologica che si verifica puntualmente ogni volta che inanella un importante filotto di risultati positivi. Certo che se Kvaratskhelia e KimMin-jae dovessero continuare a deliziare la tifoseria partenopea come è successo allo Stadio Olimpico…

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