#roadtoRussia 2018: prosegue la nostra rassegna in vista dei Mondiali 2018 che si giocheranno in Russia a partire dal 14 giugno. Di seguito l’approfondimento sul Girone B, formato da due Nazionali europee, un’africana e un’asiatica di tutto rispetto: Spagna, Portogallo, Marocco e Iran. Il raggruppamento sembra già segnato in partenza, ma in una competizione come il Mondiale mai dire mai.
MONDIALI 2018 – GIRONE B
SPAGNA – La Roja arriva al Mondiale forte di un cammino di qualificazione quasi impeccabile e si candida ad un ruolo da protagonista anche in questa rassegna iridata, essendo sicuramente annoverata tra le squadre favorite alla conquista del titolo. Nove vittorie su dieci partite disputate, con il pareggio a Torino contro l’Italia a “rovinare” il percorso netto degli uomini di Lopetegui nel cammino di qualificazione. La Spagna ha voglia di rivincita dopo le brutte figure ai Mondiali del 2014 e agli Europei del 2016. Per cercare la conquista del secondo titolo mondiale, Lopetegui ha optato per una rosa composta da un mix di giocatori esperti e giovani di talento dal sicuro avvenire, con qualche assenza che ha già fatto discutere. In porta nessuna sorpresa con le convocazioni di De Gea, Reina e Kepa, mentre già nel reparto difensivo qualche nome illustre manca all’appello, su tutti quelli di Hector Bellerin dell’Arsenal e dell’ex Fiorentina Marcos Alonso. Il centrocampo degli iberici è di qualità assoluta e forse il migliore del torneo, con giocatori del calibro di Iniesta, Busquets, Saul, Koke, Thiago, David Silva, ma è in attacco che si sono verificate le vere sorprese. Le certezze si chiamano Diego Costa, che conta di disputare finalmente un torneo internazionale da protagonista con la maglia della Spagna, Isco, Asensio e Vazquez. Non convocati Suso, Callejon e soprattutto Morata, in favore di Aspas e Rodrigo, considerati più duttili dell’attaccante del Chelsea.
Come gioca la Spagna – Due opzioni in mano a Lopetegui: 4-3-3 o 4-2-3-1. In entrambi i casi la difesa sarà composta dai titolarissimi Carvajal, Pique, Ramos e Jordi Alba, che proteggeranno il portiere dello United De Gea. A centrocampo potrebbero agire Busquets, Iniesta e Saùl, sebbene le alternative portino i nomi di Thiago Alcantara, Koke, mentre in avanti Diego Costa sarà la punta centrale con ai lati Isco e David Silva. Le giovani stelle del Real Madrid Marco Asensio e Lucas Vàzquez pronti ad intervenire a gara in corso.
PORTOGALLO – Il Portogallo arriva al Mondiale di Russia da Campione d’Europa in carica, sapendo che sarà difficile, se non impossibile, ripetersi. La formazione di Santos è arrivata al Mondiale dopo aver vinto il suo girone di qualificazione davanti alla Svizzera, senza aver dovuto passare dalla complicata lotta dei playoff. Una rosa giovane e di talento quella selezionata dal Comissario Tecnico, ma con qualche giocatore di esperienza. A difendere la porta ci sarà il portiere dello Sporting Rui Patricio, con Lopes e Beto come alternativa. In difesa fa clamore l’esclusione dell’interista Cancelo nonostante l’ottima stagione, mentre ci saranno gli intramontabili Pepe e Bruno Alves. Dentro anche Soares, Fonte, Guerreiro, Pereira, Ruben Dias e il napoletano Mario Rui. A centrocampo i lusitani vantano talenti assoluti come Bernardo Silva e William Carvalho guidati dall’esperienza di giocatori del calibro di Joao Moutinho e Joao Mario. Chi non ha bisogno di presentazioni è sicuramente il cinque volte vincitore del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, che guiderà l’attacco portoghese insieme ad Andrè Silva. Da tenere d’occhio l’esterno del Valencia Goncalo Guedes, che agirà con ogni probabilità nel ruolo di esterno. Il Portogallo ha l’obiettivo di superare il primo turno, dato che il girone non appare del tutto insormontabile. Ma per arrivare in fondo, Santos sa benissimo che molto dipenderà dall’estro e dalla forza del suo giocatore migliore (e forse del mondo), Cristiano Ronaldo.
Come gioca il Portogallo – Il modulo sarà il 4-4-2 con Rui Patricio in porta, protetto da Pereira, Fonte, Pepe e Raphael Guerreiro. Sugli esterni agiranno Guedes e Bernardo Silva, mentre nella posizione centrale Santos si avvarrà del talento di William Carvalho e dell’esperienza di uno tra Joao Moutinho, Joao Mario e Bruno Fernandes. In avanti Cristiano Ronaldo in coppia con Andrè Silva, ma occhio alla concorrenza del bomber dello Sporting Gelson Martins. Occhio all’evergreen Quaresma a partita in corso.
MAROCCO – Il Marocco torna a giocare la fase finale di una Coppa del Mondo dopo ben vent’anni dall’ultima volta, quando uscì al primo turno di Francia ’98 a causa della clamorosa vittoria nei minuti finali della Norvegia sul Brasile per 2-1. Merito della qualificazione è da imputare principalmente all’allenatore francese Hervé Renard, dal 2016 Commissario Tecnico del Marocco, e che in precedenza aveva vinto la Coppa d’Africa con le Nazionali di Zambia e Costa d’Avorio. Dopo aver concluso al primo posto il gruppo C al primo posto davanti alla Costa d’Avorio, “I Leoni dell’Atlante” avranno voglia di ben figurare e di mettere in mostra qualche giovane interessante. Il giocatore più rappresentativo è ovviamente il capitano Mehdi Benatia, campione d’Italia con la Juventus. Ma oltre al difensore dei bianconeri, il CT Renard ha a disposizione altri giocatori interessanti come l’attaccante dell’Ajax Ziyech, obbiettivo dichiarato di Roma e Borussia Dortmund. A centrocampo, invece, garantisce grande esperienza con la coppia Belhanda-El Ahmadi. Il Marocco è stato inserito in un girone di ferro, data la presenza di due corazzate come Spagna e Portagallo. Ma il calendario offre una possibilità: battendo l’Iran alla prima partita le possibilità di qualificazione degli uomini di Renard aumenterebbero sensibilmente, provando a giocarsi tutto nella partita successiva contro il Portogallo. Il desiderio di raggiungere gli ottavi di finale come successo nel 1986 in Messico è difficilissimo, ma nel calcio nulla è impossibile.
Come gioca il Marocco – Il CT Renard dovrebbe optare per il 4-3-2-1. Tra i pali il portiere del Girona Bounou, in difesa Da Costa farà coppia con il capitano Benatia mentre sulle fasce giocheranno Hakimi, terzino del Real Madrid, e Dirar, ex Monaco, ora al Fenerbahce. La mediana sarà composta da S. Amrabat e Boussoufa mentre sulla trequarti giocheranno Harit, Belhanda e Ziyech. Come unica punta, invece, giocherà El Boutaib.
IRAN – Dopo le qualificazioni ai mondiali del 2006 e del 2014, l’Iran di Carlos Queiroz si conferma anche in questa occasione. I persiani arrivano in Russia dopo aver vinto il loro gruppo di qualificazione grazie a sei successi, quattro pareggi e zero sconfitte, chiudendo davanti alla più quotata Corea del Sud. Il “santone” portoghese, ex allenatore di Real Madrid e Portogallo, è al settimo anno sulla panchina dell’Iran e questa continuità gli ha permesso di creare un gruppo competitivo e compatto nonostante le tante differenze culturali che lo pervadono. Il giocatore di maggior talento è senza dubbio l’attaccante del Rubin Kazan Sardar Azmoun, considerato al momento il miglior attaccante asiatico in circolazione. Altri nomi da tenere sotto d’occhio sono il centrocampista Saeid Ezatolahi ell’Amkar Pern, e gli esterni d’attacco Reza Ghoochannejhad (Heerenven) e Mehdi Taremi (Persepoli). Le speranze dei persiani di qualificarsi alla fase successiva sono ridotte al lumicino, ma proveranno comunque a dare del filo da torcere a due superpotenze come Spagna e Portogallo. La grande occasione gli uomini di Queiroz ce l’avranno all’esordio contro il Marocco, dove proveranno a trovare una vittoria che al Mondiale manca dal 2-1 sugli Stati Uniti di Francia ’98.
Come gioca l’Iran – Il modulo di riferimento della formazione dell’Iran è il 4-3-3, utilizzato in tutto il girone di qualificazione. Davanti al portiere Beiranvand agirà il quartetto difensivo composto da Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji e Mohammadi. Ezatolahi agirà da playmaker, mentre Karimi e Shojaei saranno le mezzali. In avanti il bomber Azmoun sarà coadiuvato da Ghoochannejhad e Taremi.
PRONOSTICO GIRONE D: CHI PASSA IL TURNO?
Spagna sicuramente favorita per la conquista del primo posto, con il Portogallo subito dietro. Marocco e Iran si giocheranno il ruolo di outsider alla prima partita, nella quale si troveranno di fronte uno all’altro.
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