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Fantacalcio: come valutare un giocatore proveniente dall’estero?

Agosto è il mese in cui i fantallenatori italiani iniziano ad andare su di giri più per l’asta al fantacalcio che per le ferie; durante l’estate, poi, le quote delle partite di Serie a relative alla prima giornata, cambiano continuamente a seconda degli acquisti o cessioni effettuati dalle squadre; ci si aggiorna costantemente sul web o con la Gazzetta dello Sport alla ricerca di news, ma è sufficiente leggere i consigli di qualcun altro per acquistare un calciatore semisconosciuto?

Il fantacalcio è uno di quei mondi in cui la passione per il calcio si fonde con l’arte dell’analisi strategica: affrontare l’asta è un’opportunità di dimostrare abilità e conoscenza, ma la valutazione dei giocatori provenienti dall’estero richiede una dose extra di attenzione e prudenza. Ecco alcuni consigli utili su come affrontare questa sfida e prendere decisioni ponderate durante l’asta.

1. Valutare il prezzo di acquisto

L’entusiasmo è contagioso, soprattutto quando si tratta di giocatori di risonanza internazionale. Tuttavia, è cruciale mantenere i piedi per terra e non farsi trascinare dall’impulso di investire eccessivamente su un calciatore appena arrivato.

Sia chiaro: i nomi altisonanti non sempre si traducono in performance eccezionali. E proprio per questo motivo, è essenziale analizzare attentamente il prezzo richiesto per l’acquisto e stabilire se il giocatore giustifica veramente l’investimento.

Basti ricordare alcuni casi di flop come Diego alla Juventus, Lozano al Napoli e De Ketelaere al Milan, che dimostrano quanto sia delicato il processo di integrazione di un calciatore proveniente dall’estero: questi giocatori, nonostante le promettenti aspettative, non sono riusciti a esprimere il loro pieno potenziale nei rispettivi club italiani.

2. Valutare il campionato e la squadra di provenienza

Ogni campionato ha le sue caratteristiche, che influenzano il modo in cui i calciatori si esprimono e le sfide che affrontano: quello che funziona in un campionato potrebbe non funzionare altrettanto bene in un altro; un calciatore che ha fatto la differenza in una lega meno competitiva potrebbe trovarsi a dover affrontare sfide molto più grandi in Serie A.

Inoltre, è opportuno considerare attentamente la squadra di provenienza: il giocatore ha uno stile offensivo o tende a chiudersi in difesa? Questo aspetto, per esempio, avrà un impatto diretto sulle opportunità di bonus e sulla somma di punti che il giocatore potrebbe accumulare.

3. Valutare la volontà del calciatore, allenatore e ds

La motivazione è un fattore fondamentale che spesso non si può sottovalutare: un calciatore che arriva in una nuova squadra deve dimostrare, anche nei fatti, di essere davvero intenzionato a dare il massimo.

Tuttavia, la volontà del giocatore da sola potrebbe non essere sufficiente; è altrettanto importante capire la filosofia dell’allenatore e le strategie di mercato, come quelle in continua evoluzione nell’attuale sessione, riassunte in questo articolo di Canovi per la Serie A. I direttori sportivi sono infatti noti per il loro ruolo nell’influenzare i trasferimenti dei giocatori, il che può avere impatti notevoli sulle loro prestazioni.

4. Valutare la competitività della squadra

Un giocatore può essere un vero e proprio talento ma, se la squadra in cui gioca non è competitiva, le sue opportunità di accumulare punti bonus e realizzare performance di spicco potrebbero essere limitate. Occorre tenere in considerazione anche eventuali partecipazioni alle coppe europee, che possono influenzare il carico di partite e di conseguenza la gestione oculata dei minuti di gioco del calciatore (oltre che aumentare il rischio di infortuni).

5. Valutare il ruolo all’interno della squadra

La posizione in campo di un calciatore e il sistema di gioco utilizzato dal club sono fattori critici: un giocatore, che potrebbe essere stato un trascinatore in una squadra, potrebbe non essere adatto al ruolo o allo stile richiesto dalla sua nuova squadra.

Un esempio lampante è il caso di Christian Eriksen, il talentuoso centrocampista danese, che ha faticato ad adattarsi al 3-5-2 adottato da Antonio Conte durante la sua esperienza all’Inter. Eriksen, noto per le sue abilità tecniche e la visione di gioco, aveva raggiunto i nerazzurri con grandi aspettative; tuttavia, il suo ruolo di centrocampista centrale nella formazione a tre del centrocampo non gli ha permesso di esprimere appieno le sue capacità.

6. Valutare il giocatore tecnicamente e dal punto di vista fantacalcistico

Oltre alle fredde statistiche, seguire il calciatore attentamente è una pratica che paga: leggi le notizie, studia le analisi e non dimenticare di dare un’occhiata agli highlights su YouTube. Le amichevoli estive, benché non sempre indicative, possono offrire comunque un’anticipazione delle prestazioni del giocatore nella nuova squadra.

Ricorda che non solo la titolarità, ma anche le prestazioni sul piano tecnico-tattico e i bonus, contribuiranno alla valutazione complessiva del giocatore nel mondo del fantacalcio.

In conclusione, valutare un calciatore proveniente dall’estero è un’arte che richiede un mix di analisi razionale e attenzione alle dinamiche del gioco.

Prenditi il tempo necessario per esaminare attentamente ogni aspetto e ricorda che nel fantacalcio, come nel calcio reale, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Buona asta!

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