CORONAVIRUS – Dopo i nuovi provvedimenti varati dal Governo, d’accordo con la Protezione Civile e il comitato tecnico-scientifico, in Italia tiene banco la questione legata al pericolo che corrono tesserati e addetti ai lavori nel mondo dello sport. In Serie A, così come negli altri campionati di calcio nostrani, si giocherà a porte chiuse, ma la scelta di FIGC e Lega Calcio non sembra andare giù a Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.
“Fermiamo il campionato!!! Serve altro? Stop football!!”, questo il duro tweet dell’ex centrocampista della Roma, spaventato dall’inevitabile “aggregazione” di persone che porterebbe una partita di calcio o un viaggio per consumare una trasferta.
Tommasi, poco dopo la pubblicazione del tweet, è stato contattato dall’agenzia ANSA: “La situazione è molto seria e, se non la si affronta per quello che è, il contagio rischia di non fermarsi, nel caso delle partite non si può lasciare ai giocatori il cerino sulle scelte di giocare o meno, non solo per loro, ma per tutte le persone che compongono lo staff e che entrano ed escono in deroga dalle zone rosse. Ho parlato con diversi dirigenti: sarebbe ora di fermare il campionato. Penso ai massaggiatori di una certa età che sono al seguito delle squadre. Ci dicono che cosa succede se qualcuno si rifiutasse di giocare, ma non può essere questa la situazione in nome del principio che il calcio deve andare avanti”.
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